L’assessore Segnana visita la “Dimora Frate Sole” 

L’ex convento di Terzolas. Come annunciato i primi tre ospiti arriveranno domenica, ma per le due settimane che seguiranno, al fine di evitare contagi, non potranno avere contatti stretti



Terzolas. Giovanni, Eugenio e Mario. Sono i nomi dei primi tre ospiti che, a partire da domenica prossima, abiteranno gli spazi di “Dimora Frate Sole”.

Come annunciato dal Trentino nei giorni scorsi, nell’ex convento dei cappuccini di Terzolas prenderà il via il progetto di co-residenzialità gestito dalla cooperativa sociale “Il Sole” che lunedì pomeriggio è stato presentato all’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, accompagnata in Val di Sole dal dirigente generale Giancarlo Ruscitti.

A illustrare le caratteristiche della residenza e i dettagli della proposta sono stati il direttore della “Dimora”, Massimiliano Bottaro, il presidente della cooperativa Maurizio Suighi e il consigliere Tullio Bonomi. I rappresentanti della Provincia sono stati affiancati nel corso della visita dal commissario della Comunità Val di Sole Guido Redolfi, dal sindaco di Terzolas Luciana Pedergnana e dall’assessore comunale Silvia Podetti.

«Si tratta di un progetto innovativo, condiviso dalla Provincia, che guarda al benessere degli anziani e dei loro familiari – ha commentato Segnana –. Oltre un terzo dei nuclei familiari in Trentino è composto da una sola persona ed è dunque fondamentale proporre alle persone con una parziale autosufficienza soluzioni come questa, affinché si consenta loro di conciliare autonomia e socializzazione».

La residenzialità leggera è solo il primo progetto che interesserà l’ex convento, dove saranno messe in atto nuove iniziative volte all’incontro intergenerazionale, oltre che allo sviluppo e al mantenimento delle autonomie, basandosi sul concetto di welfare generativo.

L’idea è di offrire alle persone anziane l’opportunità di poter soggiornare nella “Dimora Frate Sole” per brevi o lunghi periodi, garantendo una presenza continua per l’intero arco della giornata. La struttura conta 14 stanze (6 doppie e 8 singole) e ha una capacità di accoglienza massima di 20 ospiti. Al fine di assicurare un ingresso in sicurezza, l’arrivo degli anziani al primo piano avverrà rispettando le norme anti-contagio. Ognuno avrà a disposizione una propria stanza e per le prime due settimane saranno evitati i contatti stretti. Al momento dell’arrivo dei primi tre inquilini sarà presente il personale che garantirà i servizi alberghieri (colazione, pranzo e cena) oltre alla supervisione, mentre quando il progetto sarà a pieno regime saranno presenti anche figure quali infermiere e fisioterapista.

L’intento della cooperativa “Il Sole” è quello di far collaborare anziani e giovani in un’ottica di invecchiamento attivo, grazie alla presenza della scuola musicale Celestino Eccher - già approdata al convento - e alla proposta di soggiorni estivi per i bambini. Quando le norme per il contrasto alla diffusione del Covid lo consentiranno, le sale al piano interrato saranno utilizzate come location per eventi pubblici e privati, oltre che per le attività del Centro servizi anziani della Bassa Val di Sole, mentre il secondo piano mansardato sarà dedicato all’ospitalità sociale. F.B.















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