Al Santuario di San Romedio 

Inaugurati i “Passi di Pace” creati dai bambini

San romedio. Il 28 maggio, vigilia dei SS Martiri Anauniesi, nel piazzale davanti al Santuario è stata inaugurata l’esposizione “Passi di Pace” alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi, del Priore...



San romedio. Il 28 maggio, vigilia dei SS Martiri Anauniesi, nel piazzale davanti al Santuario è stata inaugurata l’esposizione “Passi di Pace” alla presenza dell’arcivescovo Lauro Tisi, del Priore di S. Romedio padre Giorgio Silvestri, dei rappresentanti di altre confessioni religiose. Si tratta di un lavoro che ha visto coinvolti nei mesi scorsi, 160 bambini delle classi quinte elementari dei 3 istituti comprensivi della Val di Non, Cles, Revò e Fondo. Ad ogni classe era stata affidata la presentazione di un pannello dedicato ad un premio Nobel per la pace. I pannelli poi sono stati realizzati e stampati col patrocinio della Cassa Rurale Val di Non e collocati lungo la scalinata esterna dell’ultimo tratto che conduce al Santuario, dal punto dove ci sarà la fermata del bus navetta che da metà luglio farò servizio di trasporto dei visitatori durante il periodo di chiusura della strada al traffico privato. Un messaggio di Pace che accoglierà i visitatori nei prossimi mesi estivi. I pannelli rimarranno infatti esposti al pubblico per tutta l’estate. Su ogni pannello, oltre all’effige del Premio Nobel per la Pace scelto dalle singole classi, è sintetizzata la motivazione della scelta e uno slogan scelto dagli stessi ragazzi per sintetizzarla. In occasione della cerimonia di inaugurazione (che era rimasta in forse fino all’ultimo causa maltempo), ogni classe ha avuto a disposizione 3 minuti per spiegare perché, tra i tanti Nobel per la Pace, avevano voluto scegliere quel personaggio in particolare. «Davvero una bella iniziativa molto sentita dai ragazzi e con un profondo significato di testimonianza, come ha sottolineato anche l’arcivescovo», è il commento del priore padre Giorgio Silvestri che aveva avuto l’idea condividendolo poi con i vertici dei tre Istituti comprensivi. Che in realtà sono due perché Revò e Fondo da un paio d’anni sono unificati sotto la guido di un unico dirigente. G.E.













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