In casa di riposo di giorno a casa propria alla sera 

All’Apsp Anaunia di Taio. Il nuovo servizio di “presa in carico diurna continuativa” è assicurato dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30. Ci sono quattro posti, due in convenzione col pubblico


Giacomo Eccher


Taio. Da alcune settimana l’Apsp Anaunia ha attivato un nuovo servizio, la “presa in carico diurna continuativa”. A disposizione degli utenti quattro posti, due in convenzione con il Servizio sanitario (e quindi con compartecipazione dell’utente in base al coefficiente Icef) e due liberi a totale carico dell’utente. L’apertura del centro è assicurata cinque giorni la settima dal lunedì al venerdì (escluse le festività) per un totale di 9 ore giornaliere con accesso tra le 8.30 e le 9 e uscita tra le 16.30 le 17.30.

«Ma c’è anche la possibilità di anticipo e di posticipo a richiesta delle famiglie, con ritocco dei costi in base a quanto previsto per i non convenzionati, così come per l’accesso il sabato, la domenica o i giorni festivi» - ha spiegato ieri il presidente della struttura, Flavio Gilli che ha presentato alla stampa il nuovo servizio.

Questione annosa

L’iniziativa rientra nel contesto dei servizi che la struttura offre al territorio per una integrazione con le esigenze che quotidianamente sempre di più emergono dalla comunità. Problemi – ha affermato Gilli – aggravati anche dal gap di cui la valle di Non sta soffrendo rispetto ad altri territori nel rapporto tra popolazione residente e posti in convenzione con l’Asp provinciale in casa di riposo. Una questione annosa che pesa sulla Apsp di Taio per 10 posti letto disponibili in struttura ma non contemplati in convenzione, posti che si sommano ai 22 dell’Apsp Santa Maria di Cles ed ai 5 della “Stella Montis” di Fondo che si trovano nelle stesse condizioni. In tutto 37 posti di gap in valle di Non, numeri che potrebbero davvero giustificare la programmazione in valle di una quarta casa di riposo: a Denno per esempio, che ne fa richiesta da tempo per coprire la Bassa.

Di questo, e di altro, si è parlato nel corso della recente visita alla struttura di Taio del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, con l’assessore alla salute Stefania Segnana e la presenza del presidente della Comunità valle di Non, Silvano Dominici, e dei quattro sindaci del territorio che fa capo alla Apsp Anaunia, Predaia, Sfruz, Sanzeno e Ton. «Incontro informativo senza arrivare a soluzioni o impegni, ma il problema è stato bene illustrato a chi di dovere e una via d’uscita va trovata» - ha detto Gilli quotidianamente alle prese, così come i suoi colleghi di Cles e di Fondo, con una lista d’attesa che ogni giorno si fa sempre più pressante.

Bisogni da soddisfare

Posti in casa di riposo a parte, il tema dell’invecchiamento della popolazione sta ponendo temi e bisogni con sfaccettature diverse ed articolate che richiedono risposte che l’attuale sistema sanitario non appare più in grado di dare riversando il problema sulle famiglie. «Pensiamo ad esempio ai trattamenti post intervento operatorio con il paziente anziano temporaneamente non autosufficiente che avrebbe bisogno di un’assistenza limitata per poche settimane e che non può gravare sulla famiglia, siamo costretti a dire di no» - ha aggiunto il direttore Fausto Flaim. Tipologie da valutare perché – come sostiene Gilli – i volumi ci sarebbero, ma mancano le soluzioni. In questo contesto si è inserita la proposta del sindaco di Predaia di utilizzare allo scopo gli edifici dell’ex Monopolio di Coredo di proprietà provinciale attualmente senza destinazione d’uso.

Più concreta l’idea avanzata da Gilli: utilizzare il lascito di un immobile che si trova proprio di fronte alla Rsa di Taio, dove si potrebbero ricavare cinque mini alloggi per anziani, collegato per i servizi all’attigua struttura.















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