Il cordoglio di Dorigatti e della Cgil

TRENTO. «Esprimo il cordoglio dell’intero Consiglio provinciale e mio personale per la morte del giovane boscaiolo trentino Davide Chini». Così in una nota il presidente Bruno Dorigatti: «Una...



TRENTO. «Esprimo il cordoglio dell’intero Consiglio provinciale e mio personale per la morte del giovane boscaiolo trentino Davide Chini». Così in una nota il presidente Bruno Dorigatti: «Una tragedia che si aggiunge, purtroppo, al già vasto repertorio degli infortuni sul lavoro che colpisce anche la società trentina - prosegue - e che impone un’ennesima presa di coscienza sull’importanza della tutela della sicurezza e della prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. Il caso del giovane lavoratore evidenzia anche che il rischio di perdere la vita, oltre alla salute, aumenta per chi svolge lavori usuranti. Comprendiamo il dolore della famiglia alla quale esprimiamo la più forte solidarietà in questo momento drammatico. Se consideriamo, inoltre, che il pericolo di subire un incidente è maggiore per chi è impegnato in attività produttive in quota, non si può non sollecitare la politica, le Istituzioni e tutta la società trentina a rivolgere maggiore attenzione al fine di evitare le conseguenze più gravi sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici. Penso, pertanto, alla promozione della cultura della sicurezza ed a un surplus di investimenti».

«La morte del giovane Davide Chini desta profondo sconcerto. Siamo vicini all'immenso dolore della famiglia», afferma invece Orietta Menapace, responsabile per la Val di Non della Cgil del Trentino: «Una giovane vita spezzata sul lavoro è un fatto gravissimo. Ogni morte bianca non dovrebbe mai accadere. Purtroppo, però, il problema della sicurezza sul lavoro è ancora una priorità anche sul nostro territorio. Su questo fronte tutti dobbiamo fare la nostra parte, sindacato compreso, rafforzando le misure di prevenzione, investendo sulla cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo il rispetto delle regole. In questo momento, comunque, il pensiero è per le persone più vicine al giovane operaio: tutti i servizi di assistenza e tutela della Cgil del Trentino sono a disposizione della famiglia».













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