Giorgio Debiasi saluta i Nuvola 

Domani l’assemblea. Dopo tre anni di presidenza il clesiano, da quasi 35 con vari ruoli nei Nuclei volontari alpini,  alla scadenza del mandato ha deciso di non ricandidarsi. Lascia per motivi di anagrafe (ha 74 anni) e di famiglia


Giacomo Eccher


Cles. Eletto tre anni fa presidente provinciale, Giorgio Debiasi non si ricandiderà nel corso dell’assemblea elettiva in programma domenica 31 marzo nella sede di Lavis della Protezione Civile Alpina (Nuvola). «Un incarico che già allora avevo definito di transizione e che ho assunto per sistemare alcune cosette che a mio avviso non andavano nella nostra organizzazione. Missione che reputo compiuta e così me ne vado tranquillo e sereno. Rimango a disposizione, ma fuori da incarichi ufficiali, per il successore se lo vorrà».

Debiasi affida al Trentino le motivazioni del suo commiato dai Nuvola, per lui una seconda pelle visto che questa divisa, con diversi incarichi e ruoli, la indossa da quasi 35 anni. Alla successione si candidano in due, Giorgio Seppi, alpino di Seio (Sarnonico) ed attuale capo Nuvola in valle di Non e Luciano Galli che guida i volontari delle protezione civile alpina dell’Alto Garda. «Non sono un monarca che può decidere la successione, ma sono convinto che i delegati faranno la scelta migliore». L’assemblea arriva alla scadenza naturale del mandato e Debiasi lascia per motivi di anagrafe (74 anni) e di famiglia.

Le motivazioni

«L’incarico è faticoso e complesso, basti sa in tre anni per viaggi di servizio ho totalizzato oltre 130.000 km”. Il passaggio delle consegne al successore non sarà immediato con un affiancamento almeno per qualche settimana. «Gli impegni incombono e siamo già alla vigilia dell’Adunata Intersezionale Triveneta dell’Ana a Valdagno del 4 al 7 aprile dove il Nuvola trentino si occuperà del settore logistico». Andando a ritroso, i tre anni sono stati intensi iniziati con il ‘battesimo del fuoco’ del terremoto ad Amatrice e chiuso con l’ottima prestazione fornita dai volontari alpini della Protezione civile per l’Adunata del centenario della Grande Guerra lo scorso mese di maggio a Trento. In mezzo tantissime azioni ed attività di soccorso e di supporto, quasi un cantiere permanente per i 630 effettivi del Nuvola trentino e degli 11 nuclei in cui è organizzato a livello provinciale. L’età media è piuttosto elevata con solo 15 tesserati sotto i 18 anni ed il 60% over sessanta. Anche la provenienza è ormai al 50% tra alpini e aggregati. Una macchina complessa e di volontariato puro con il solo supporto di due dipendenti fissi, una segretaria ed un magazziniere, figure indispensabili per riuscire a stare al passo con la burocrazia (la prima) e l’efficienza dei materiali (il secondo).

La proposta

Tra le cose che lascia l’idea, lanciata due anni e già confermata anche per la prossima estate (con pagamento anticipato delle spese di affitto della struttura) del campo estivo giovani a Serrada di Folgaria che ha ospitato in ciascuna delle due edizioni svolte una cinquantina di ragazzi. «Il venir meno della naia alpina sta avendo ripercussioni nel gruppo per questo seminare tra i giovani è fondamentale come è fondamentale conservare il legame con l’ANA. Per questo considero importante che a guidare il Nuvola sia una Penna Nera«.

La successione

Per la successione la soluzione auspicata da Debiasi era la promozione del vice Flavio Giovannini, il Capo Nuvola della Valsugana che gli è stato al fianco in questi tre anni nella guida del nucleo provinciale, ma Giovannini non si candida preferendo rimanere semmai alla vicepresidenza, La partita se la giocheranno Seppi e Galli, candidati che vengono da storie diverse e zona diverse e che dovranno convincere i 120 delegati.















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