Fusione Pellizzano e Ossana, domani cittadini alle urne

Ossana e pellizzano. Dopo l’ultimo incontro pubblico di giovedì sera, a Ossana e Pellizzano si avvicina l’ora del voto. Domani, dalle 8 alle 21, i cittadini dei due comuni dell’alta Valle di Sole...


Sergio Zanella


Ossana e pellizzano. Dopo l’ultimo incontro pubblico di giovedì sera, a Ossana e Pellizzano si avvicina l’ora del voto. Domani, dalle 8 alle 21, i cittadini dei due comuni dell’alta Valle di Sole saranno chiamati alle urne per esprimere il proprio favore o il proprio dissenso alla fusione nel nuovo Comune di Castel San Michele.

Un’eventuale fusione che, a dire la verità, ha già un importante precedente storico: i due comuni, infatti, erano già stati uniti nella prima metà del Novecento fino alla divisione del 1952. I due sindaci, convintamente, sostengo il sì alla fusione, tuttavia, a poche ore dal voto, la nascita di Castel San Michele è tutt’altro che scontata. Le voci contro la fusione non mancano, anche se nella serata di giovedì i motivi snocciolati da sindaci ed assessori per dire sì a Castel San Michele sono stati validi e numerosi.

Gli obiettivi sono chiari, ma si sottolinea in particolare come la sempre più stressante burocrazia, la riduzione delle risorse e l’invecchiamento della popolazione spingano a riunire le forze per non disperdere risorse. L’idea della fusione rappresenta per i Comuni di Ossana e Pellizzano un momento significativo della loro millenaria storia; e sotto certi aspetti un ritorno al passato e quindi ai valori ed alle prerogative proprie delle comunità.

In caso di esito positivo del referendum ecco cosa succederebbe: l’intero 2020 sarebbe dedicato al processo partecipativo della popolazione nella definizione del nuovo Statuto, a dicembre 2020 ci sarebbe l’approvazione dello statuto da parte dei consigli comunali e a maggio 2021 l’elezione del primo sindaco di Castel San Michele, un comune che conterebbe circa 1.600 abitanti divenendo il quinto più popoloso della Val di Sole.

Infine,a proposito di fusioni, ricordiamo i precedenti solandri. A Dimaro Folgarida nel dicembre 2014 vinse il sì, determinando la fusione dei comuni di Dimaro e Monclassico. Qualche tempo dopo nell’intera bassa Val di Sole ci fu la vittoria del no, con Malè, Cavizzana, Croviana, Caldes e Terzolas che non si unirono nel comune di Malé Val di Sole.















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