Fideiussioni e parcheggi altri dubbi sul crossodromo 

L’interrogazione delle minoranze. I gruppi Predaia Unita e Predaia Futura tornano su  vecchie questioni e ne propongono di nuove. Come la carenza di posti auto e l’inquinamento



Coredo. L’estate è entrata nel vivo anche per il crossodromo, e per riscaldare il clima già caldo di suo arriva l’interrogazione dei gruppi di minoranza Predaia Unita e Predaia Futura sulle modalità con cui la gestione è stata affidata al Moto Club Cles Valli del Noce, ma non solo.

Le contestazioni

Per quanto riguarda la gestione sono due le questioni sollevate nel documento. La prima riguarda l’abbassamento da 200.000 euro di fideiussione del primo bando (non andato a buon fine) ai 40.000 del secondo che ha autorizzato l’affido a trattativa privata. La seconda è la mancanza da parte del Moto Club Cles Valli del Noce del requisito dei cinque anni di anzianità di affiliazione alla Federazione Motociclistica italiana, affiliazione che avrebbe ottenuto solo dal febbraio 2017.

Una vecchia storia dunque che rinfocola veleni e problemi che hanno accompagnato fin dalla progettazione il crossodromo di Coredo, un impianto costato circa 1.500.000 euro di denaro pubblico e l’abbattimento di circa 6 ettari di bosco.

Primo e secondo bando

Come si ricorderà, il bando di gestione dell’impianto sembrava indirizzare all’inizio la gestione in direzione del Moto Club Rallo, società sportiva che aveva affiancato l’allora amministrazione di Coredo nel portare avanti l’iniziativa entrando con una quota del 5% sui costi di approntamento. Poi le cose sono andate diversamente.

Il Moto Club Rallo, con delibera della giunta comunale di Predaia (comune subentrato a Coredo nella proprietà del crossodromo) era stato dichiarato aggiudicatario della gestione per la durata di dieci anni a decorrere dalla stipula della convenzione, sottoscrizione che era vincolala ad una fideiussione bancaria a garanzia di 200.000 euro. Questa condizione, però, era stata ritenuta impraticabile tanto che il Moto Club Rallo si era ritirato dall’accordo. Il bando quindi era di fatto andato deserto e da qui è partita la trattativa privata per la gestione che si è conclusa con l’accordo con il Moto Club Cles valli del Noce, anche in questo caso per la durata di dieci anni. A condizione mutate, perché la fideiussione da 200.000 era scesa a 40.000 euro, cifra evidentemente più abbordabile.

La criticità

Ma c’è un’altra questione che non convince la minoranza, la mancanza di adeguati parcheggi a servizio del crossodromo come è apparso evidente in occasione di una gara ufficiale a fine aprile scorso. A questo proposito gli interroganti chiedono al sindaco Paolo Forno la conferma di quanto dichiarato più volte, che la viabilità di accesso è buona mentre per quanto riguarda i parcheggi l’ex amministrazione comunale di Coredo, aveva individuato la possibilità di usare a questo scopo l’area del teleriscaldamento e di miscelazione acque per l’agricoltura (posti 105) e l’area del magazzino frutta Melinda (205), per un totale di 310 posti auto.

Acqua e rumori

L’interrogazione pone in conclusione altri due quesiti che riguardano rispettivamente i controlli delle acque di scarico dei drenaggi e lavaggi moto, e l’inquinamento acustico e delle polveri sottili così come previsto dall’articolo 8 della convenzione. E per quanto riguarda il possibile inquinamento acustico, si chiede se il Comune ha ricevuto comunicazioni scritte da parte delle amministrazioni vicine, con le quali si rilevano criticità relative alla rumorosità del crossodromo. Tanta carne al fuoco dunque e se ne occuperà il prossimo consiglio comunale al cui ordine del giorno chiedono verrà inserita l’interrogazione. G.E.















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