Dopo due anni riparte il pedibus 

Cles, dal prossimo 2 maggio in via sperimentale, da settembre invece per tutto l’anno scolastico


di Giacomo Eccher


CLES. Dopo oltre due anni torna a muoversi il pedibus, con l’annuncio del Comune, a partire dal prossimo mese di settembre, di rendere il servizio attivo per l’intero anno scolastico nel contesto di un progetto di welfare cogenerativo che coinvolga famiglie, scuola e l’intera comunità.

«Sperimentalmente il pedibus riprenderà dal 2 maggio fino a fine dell’attuale anno scolastico, ma ci prepariamo a mettere in cantiere un servizio duraturo in grado di superare le tante problematiche che si legano ad un compito molto delicato trattandosi di bambini dai 6 ai 10 anni, con alto grado di responsabilità anche per i volontari che sono la componente fondamentale» - ha detto il sindaco Ruggero Mucchi, che ieri, in municipio, ha presentato il nuovo pedibus di Cles nel corso di una affollata conferenza stampa con la dirigente dell’Istituto Comprensivo Teresa Periti e l’assessore comunale Cristina Marchesotti.

Molte le novità rispetto al progetto che a Cles era stato avviato dalla precedente amministrazione Flaim e che – ha sottolineato il primo cittadino – si era poi arenato davanti alla difficoltà di trovare volontari disponibili a fare da accompagnatori in un contesto di norme complesse e stringenti sulle responsabilità anche penali che vi sono collegate. Adesso alcune leggi si sono in parte evolute e ci sono spiragli per riprendere, si spera in modo duraturo, il servizio che – sono parole del primo cittadino – rappresenta un tassello verso quel disegno di vivibilità della borgata che l’attuale amministrazione comunale intende perseguire con il Masterplan, i cui primi effetti saranno visibili già dalla prossima estate con la chiusura di due piazze del centro storico.

Per far funzionare il pedibus e per far sì che il servizio sia sicuro e certo, c’è bisogno di molto volontariato, almeno cinquanta persone, adeguatamente motivate.

Un problema, questo, tutt’altro che facile, e per trovare una soluzione che abbia caratteristiche di durata nel tempo (in passato infatti il pedibus era stagionale, e mai d’inverno), il Comune di Cles si è affidato alla collaborazione dello studio Vispa, rappresentato all’incontro dalla responsabile Michela Bertagnolli. «L’impegno chiesto ai volontari è serio e merita un riscontro, stiamo pensando a possibili benefit come ingressi gratuiti in piscina, al cinema, ai laboratori organizzati dalla biblioteca e/o alle settimana estive per i ragazzi. Ma ci sono anche altre ipotesi come buoni acquisto messi a disposizione dal Consorzio Cles Iniziative. Ancora ne stiamo discutendo» - ha spiegato Mucchi.

Plauso all’iniziativa (che, come detto, riprenderà in via sperimentale il 2 maggio prossimo per tornare in modalità definitiva in settembre) dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo, Teresa Periti. «Un valore aggiunto perché la scuola non è insegnamento curriculare, ma anche buone pratiche di vita e di rispetto dell’ambiente» - ha sottolineato.

Dal punto di vista organizzativo il pedibus come in passato prevede quattro percorsi con altrettanti colori e tragitti nel raggio di un chilometro dalla scuola. E in settembre verrà affiancato dalla realizzazione, nei pressi dell’edificio scolastico, di una rigorosa isola pedonale, dove in orari prestabiliti non transiterà alcun veicolo. Senza eccezioni.













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