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«Demolizione ex canonica: critiche arrivate in ritardo»  

CAMPODENNO. La mozione presentata dal gruppo consigliare “Viviamo la comunità”, che richiedeva una nuova assemblea pubblica per discutere della demolizione della ex canonica (foto), è stata respinta...



CAMPODENNO. La mozione presentata dal gruppo consigliare “Viviamo la comunità”, che richiedeva una nuova assemblea pubblica per discutere della demolizione della ex canonica (foto), è stata respinta dal consiglio comunale con 5 voti favorevoli e 10 contrari. L’obiettivo della minoranza era “acquisire l’opinione della comunità di Campodenno in relazione alla demolizione dell’edificio ex canonica, per addivenire ad una scelta maggiormente condivisa e partecipata”.

Lunedì sera, durante la riunione del consiglio, il sindaco Daniele Biada ha ripercorso tutte le tappe dell’iter che ha visto coinvolte l’ex canonica e la riqualificazione della piazza dal “lontano” 2014.«La minoranza sostiene che non abbiamo dato la giusta visibilità al progetto – dichiara il primo cittadino – quando in realtà era risaputo che sarebbe stato demolito l’edificio. Tra l’altro è stata pubblicata l’intenzione di “riqualificare l’area della piazza attraverso la demolizione della canonica” sul periodico “Campodenno notizie” nella parte dedicata ai lavori pubblici del dicembre 2014 e richiamata poi nei successivi periodici del dicembre 2015 e del dicembre 2016».

Il sindaco ha inoltre spiegato che fino al 6 dicembre 2017 nessun censito, consigliere o gruppo di persone ha manifestato ufficialmente dissenso a tale scelta, se non i consiglieri di minoranza in sede di bilancio di previsione. Tanto che il 30 novembre il progetto della piazza è stato presentato in assemblea pubblica «alla presenza di due sole persone oltre ai consiglieri comunali, nessuna delle quali di Campodenno» – specifica Biada. Dopo l’approvazione del progetto in consiglio è stata indetta la gara d’appalto, prima del 31 dicembre, termine ultimo per poter utilizzare i 600 mila euro di avanzi di amministrazione. In seguito all’esperimento di procedura negoziata, i lavori sono stati affidati all’impresa Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana.

Per quanto concerne la raccolta di firme depositata il 22 gennaio, è stato avviato il procedimento amministrativo e gli uffici stanno lavorando per chiudere l’istruttoria. «Per questi motivi abbiamo ritenuto che la mozione non potesse essere accolta» – conclude il sindaco. (f.b.)













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