Con gli astrofili in piazza a Vervò a scrutare le stelle 

Predaia. Osservazione astronomica alle 20 con gli astrofili dell’associazione Gemini nel piazzale della vecchia scuola nella frazione di Vervò e luci spente per potere ammirare meglio il cielo....



Predaia. Osservazione astronomica alle 20 con gli astrofili dell’associazione Gemini nel piazzale della vecchia scuola nella frazione di Vervò e luci spente per potere ammirare meglio il cielo. Questa la proposta del Comune di Predaia per il 6 marzo, la giornata dedicata al risparmio energetico all’insegna dell’iniziativa “M’illumino di meno” lanciata nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2, per chiedere alle persone di spegnere le luci non indispensabili e ripensare i consumi e a piantare piante e fiori, per accrescere il patrimonio verde.

In questi anni il mondo è cambiato e l’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante. Le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell'umanità resta in ogni caso un'iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata. L’edizione di quest’anno in particolare è dedicata ad aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi e va di pari passo con la decisione della Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) che ha proclamato il 2020 l'Anno Internazionale della Salute delle Piante su proposta del governo finlandese. Il motto di questa edizione di M’illumino di meno è “sul davanzale un geranio”. E maggiorana, basilico, timo e prezzemolo: piantare un giardino sulla finestra. Piantare viole del pensiero, ortensie e petunie in un vaso appeso alla parete. L’invito di Caterpillar è di piantare un albero, perché gli alberi si nutrono di anidride carbonica. Gli alberi sono lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell'aumento dei gas serra nell'atmosfera terrestre e quindi dell'innalzamento delle temperature. Gli alberi e le piante emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti, prevengono l'erosione del suolo, regolano le temperature. Gli alberi sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico ed è dunque nelle piante che risiede il futuro della terra e dell’umanità. Secondo uno studio del Crowther Lab della Scuola Politecnica Federale di Zurigo, sulla terra ci sono 3.040 miliardi di alberi, sette volte più di quanto stimato in precedenza. E ciò significa che il pianeta ha una maggiore possibilità di assorbire le emissioni di CO2.

Non solo, secondo lo studio ci sarebbe lo spazio per altri 1,2 trilioni di nuovi alberi a livello globale, che sarebbero capaci di assorbire più carbonio di quello emesso dalle attività umane ogni anno. Come dire che per l’uomo c’è ancora speranza, se solo lo vuole. Ma non c’è tempo da perdere. Le piante costituiscono l'80% del cibo che mangiamo e producono il 98% dell'ossigeno che respiriamo, tuttavia sono esposte alla costante minaccia di malattie e parassiti. Ogni anno fino al 40% delle coltivazioni mondiali viene distrutto da malattie e parassiti, con conseguenti perdite commerciali di oltre 220 miliardi di dollari, milioni di persone ridotte alla fame e gravissimi danni all'agricoltura - la principale fonte di reddito per le comunità rurali più povere. G.E.















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