Cles, nuove paramassi per difendere la centrale 

Il Comune, da tempo impegnato con Ville d’Anaunia nelle opere di manutenzione della Santa Emerenziana 1, spenderà 200 mila euro per predisporre due reti


di Giacomo Echer


CLES. Approvato dalla Giunta comunale, in linea tecnica, lo studio inerente i piani di manutenzione ordinaria delle opere paramassi presso la centrale idroelettrica Santa Emerenziana 1 con una spesa presunta di 220.000 euro. L’intervento, su progetto dell’ingegner Thomas Frenez della ditta Incline srl di Mezzolombardo, prevede la sostituzione completa delle barriere esistenti a protezione dei manufatti sia della centrale sia della condotta forzata, essendo terminati i lavori di manutenzione straordinaria delle opere elettromeccaniche della centrale realizzata in collaborazione con il Comune di Ville d’Anaunia, con cui Cles condivide la proprietà dell’impianto.

L’intervento fa seguito al piano di prevenzione deciso dalla Provincia già alcuni anni fa per la verifica dello stato di conservazione della opere di protezione da crolli rocciosi di competenza dei Comuni realizzate prima dell’anno 2005, e pertanto bisognose di interventi di manutenzione. La verifica ha riguardato valli-tomi, barriere paramassi, reti in aderenza semplici rinforzate e armate. Per ciascuna struttura è stata redatta un’apposita scheda tecnica che ne illustra le caratteristiche tecniche e dimensionali. Le strutture sono risultate per la maggior parte in piena efficienza mentre per alcune è stata segnalata la necessità interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Per quanto riguarda la centrale Santa Emerenziana 1, il progetto approvato dal Comune prevede la sostituzione completa di due barriere esistenti lasciando invece inalterata una terza che presenta un minore stato di degrado e un limitato bacino di crollo a monte.

Per limitare i costi di intervento si propone di non demolire le due barriere da sostituire, bensì di prevedere lo svuotamento del materiale lapideo accumulato nelle reti e predisporre una o due nuove file di barriere paramassi marcate Ce poste qualche metro a monte delle barriere esistenti e completa copertura e rinnovamento delle stesse.

“Quest’ipotesi di intervento eleva qualitativamente il livello di sicurezza per le strutture da proteggere sulle pertinenze della centrale, trattandosi di realizzare barriere di nuova generazione, con opere di fondazione funzionali alla capacità di assorbimento delle nuove barriere” - spiega la giunta motivando la scelta.

Le principali lavorazioni da svolgere sono il disbosco della vegetazione in prossimità delle opere da realizzare, lo smaltimento del materiale lapideo a tergo delle opere con l’uso di elicottero; le perforazioni degli elementi di fondazione ed ancoraggio, il trasporto degli elementi della nuova struttura in quota con elicottero e l’installazione e montaggio dei montanti e delle reti per la completa costruzione della barriera paramassi.

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