Cinque denunce e controlli su centinaia di seconde case 

Il lavoro della Polizia locale. Mentre ai centralini dei due Corpi della Val di Non continuano ad arrivare molte richieste di informazione, i vigili pattugliano il territorio per far rispettare i divieti


Giacomo Eccher


Val di non. «Gran lavoro, in questi giorni di quarantena, anche per la Polizia locale impegnata nel far rispettare l’obbligo di rimanere in casa. Il traffico è nullo o quasi, non ci sono problemi di parcheggio e sono cambiati i compiti. Finora non abbiamo denunciato nessuno ma c’è ancora troppa gente che non sa che cosa si può o non si deve fare. Il nostro ufficio è continuamente tempestato di richieste di informazioni, ma l’obbligo di rimanere in casa viene rispettato anche se qualche furbetto c’è sempre» - dice il comandante della Polizia Locale Anaunia di Cles, Vittorio Micheli.

Ieri in servizio c’erano due pattuglie sul vasto territorio di competenza del Corpo, che comprende i comuni di Cles, Predaia, Sfruz, Sanzeno e tutta la bassa valle. Tutto nella norma anche domenica, quando, complice il brutto tempo, erano deserti i luoghi solitamente affollati come i Due Laghi di Coredo e il Ctl di Cles.

I controlli essenzialmente riguardano l’accesso ai negozi, con un’attenzione per evitare il pendolarismo tra comuni. «La possibilità di fare la spesa è ovviamente garantita a tutti ma non si può girare da un paese all’altro cercando magari l’offerta migliore: ma anche questo dopo qualche primo sfasamento adesso è rispettato».

Più complicata l’azione del Corpo di Polizia locale Alta Anaunia che ha sede a Fondo e che ha in forza solo tre agenti, comandante compreso. «Operiamo su 12 comuni da Rumo a Ruffré Mendola e avendo la necessità di coprire il centralino della sede, al quale continuano ad arrivare richieste di informazione, e le pratiche d’ufficio, facciamo il possibile per avere una pattuglia sul territorio per alcune ore al giorno» - riferisce il comandante Diego Marinolli.

Sulla strada

In questi primi giorni di quarantena forzata i controlli stradali hanno portato a cinque denunce di persone che giravano senza motivo. Una in particolare, in collaborazione con i Carabinieri di Cles, avrà anche un seguito penale perché la persona ha dato in escandescenze prendendosela con gli agenti.

Il grosso del lavoro comunque riguarda il monitoraggio delle seconde case, che in Alta Valle di Non sono centinaia, riaperte da persone arrivate da Lombardia e Veneto. «Dobbiamo appurare se erano abitate prima o dopo l’8 marzo, quando c’è stato il primo divieto al pendolarismo interregionale» - spiega il comandante. Per un’azione più efficace Marinolli ha richiesto la collaborazione dei Forestali delle stazioni di Fondo e Rumo.

Il sindaco

«Carissimi concittadini, stiamo a casa!» Lo ripete con un accorato avviso il sindaco di Cles Ruggero Mucchi perché alcuni non comprendono l’importanza di rispettare le regole che ci sono state imposte per il nostro bene, pensando che si tratti di pura esagerazione. «In realtà la situazione è molto seria e non deve essere sottovalutata. Soprattutto adesso è importante rimanere a casa: adesso che stiamo per avvicinarci al culmine del contagio! Il nostro Ospedale di Cles funziona perfettamente per la generosità e la caparbietà del personale medico e sanitario, anche volontario che rappresenta una grande sicurezza per ognuno di noi. Cerchiamo però di rispettare chi rimane al nostro servizio giorno e notte, evitando di aver bisogno di qualunque cura medica». Le emergenze sono sempre coperte, ma il carico di lavoro oggi è veramente alto.

Un pensiero di riconoscenza e di rispetto riguarda il personale degli esercizi commerciali che consentono di fare la spesa come sempre e poter affrontare questo isolamento con maggiore serenità: «Manteniamo, per favore, il giusto comportamento nei negozi». Il Comune sta lavorando alla pulizia delle strade per garantire un’adeguata igiene urbana, ma il virus si trasmette direttamente fra le persone pertanto, è fondamentale mantenere la distanza di 1 metro e applicare quei comportamenti precauzionali che ormai conosciamo tutti. Il momento più difficile arriverà nei prossimi giorni, per questo il sindaco chiede la massima collaborazione e il massimo spirito di sacrificio. «Per favore non uscite se non strettamente necessario! Limitate le passeggiate nei dintorni di casa! Evitate di creare assembramenti! Un appello finale lo voglio dedicare alle persone più fragili e deboli della nostra comunità: i piccoli, gli ammalati e gli anziani. È nostra responsabilità occuparci di loro, sostenerli e proteggerli. Gli anziani in particolare devono assolutamente stare a casa! Ci sono persone che possono aiutare per la spesa o altro e se qualcuno è in difficoltà può chiamare il Comune per segnalare la propria situazione».















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