Carmen Noldin, 42 anni di lavoro in casa di riposo 

Raggiunta l’età della pensione da impiegata amministrativa dell’Apsp di Cles, conclude un viaggio iniziato nel 1977 con l’Eca e segnato da grandi evoluzioni  


di Giacomo Eccher ; w


CLES. «Un lungo viaggio che ho avuto il piacere di compiere a ‘bordo’ della casa di riposo, al fianco di quella che ho sempre considerato e sempre ricorderò come una grande famiglia». Il commento arriva da Carmen Noldin, attuale vicepresidente della Comunità Valle di Non (oltre che consigliera in carica nel comune di Cles) con riferimento al raggiunto pensionamento dopo 42 anni di servizio nell'amministrazione dell'attuale Apsp Santa Maria di Cles. Un viaggio – racconta – iniziato a 18 anni (correva l’anno 1977) varcando la soglia di quella che allora era semplicemente la “Casa di riposo per anziani” come unica impiegata amministrativa per rimanervi fino al collocamento a riposo.

All'epoca – racconta – la casa di riposo faceva capo all'Eca (Ente comunale assistenza) diretto da Bruno Rupillo, istriano arrivato a Cles dopo l’esodo forzato degli italiani dalla Dalmazia (Pola). L’edificio era la vecchia clinica del dottor Nardelli, nulla a che vedere con l'attuale costruzione che nel corso degli anni, oltre a modifiche, miglioramenti strutturali ed ampliamenti funzionali, ha anche cambiato ragione sociale come ente autonomo ma pur sempre legato alla comunità. I posti letto erano una sessantina, oggi sono 143, ma gli “anziani” allora erano diversi. «Proprio così. In casa di riposo arrivavano persone autosufficienti che non avevano la possibilità di vivere da sole, adesso la tipologia dell'ospite è molto più complicata e si parla quasi esclusivamente di non autosufficienti» - ricorda la Noldin che, anche da pensionata, continuerà a rimanere vicino al mondo della terza età ed in genere del sociale.

In quarantadue anni di servizio Carmen Noldin ha attraversato ben otto legislature con vari presidenti ad iniziare da Emilio Devigili, quindi Paolo Trepin, Giorgio Pasquali, Claudio Tamanimi, Nadia Rampim, Paola Demagri e l'attuale Laura Flor. «Per me la casa di riposo è stata un ambiente davvero familiare prima ancora che lavorativo. Ho conosciuto persone meravigliose e si è instaurato un forte legame con gli anziani ospiti, i familiari, i colleghi ed i diversi consigli di amministrazione».

Sono stati anni in cui la struttura ha vissuto una continua evoluzione con gli ampliamenti iniziato nel lontano 1976. «Il mio ruolo di amministrativa sempre all’ufficio personale mi ha permesso di incontrare tanti volti, tante persone, tante storie, ricordi e volti che porterò impressi nella mente e nel cuore con la soddisfazione di aver contribuito al funzionamento ed alla crescita di una realtà territoriale che riesce a dare un servizio socio sanitario di alta qualità». Un bagaglio carico di amicizie, di umanità e di capacita di comprendere l'importanza del “vivere civile” che Carmen Noldin si porterà dentro negli ancora lunghi anni di impegno come amministratore pubblico nel mondo del sociale.













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