La strage

Mottarone, tra 25 e 30 milioni ai parenti delle vittime, questa la stima attuale dei risarcimenti per incidente della funivia

La prossima udienza è fissata per il 12 marzo. Per quanto riguarda i soggetti complessivamente risarciti da Leitner, sono 98, di cui 78 sono i "soggetti individuati come persone offese danneggiate dal reato nell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e nella correlata richiesta di rinvio a giudizio", a cui si aggiungono "soggetti rientranti nel novero dei prossimi congiunti" delle quattordici vittime



VERBANIA. Ammonta tra i venticinque e i trenta milioni di euro la cifra complessiva dei risarcimenti riconosciuti fino a questo momento ai famigliari delle quattordici vittime dell'incidente della funivia del Mottarone e all'unico sopravvissuto, Eitan Biran, il bambino oggi di nove anni, sommando quanto garantito da Leitner e da Reale Mutua, l'assicurazione della società Ferrovie del Mottarone e di alcuni degli imputati. È la cifra calcolata oggi e che trapela dall'udienza preliminare a Verbania. 

La decisione del gup Rosa Maria Fornelli sulla ammissibilità delle parti civili nel processo sulla tragedia del Mottarone arriverà nel corso della prossima udienza, fissata per il 12 marzo. Le richieste sono dieci, mentre l'undicesima posizione, quella di Eitan, è stata revocata dal suo legale in seguito alla definizione del risarcimento, che supera i 3 milioni di euro.

Per quanto riguarda i soggetti complessivamente risarciti da Leitner, sono 98, di cui 78 sono i "soggetti individuati come persone offese danneggiate dal reato nell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare e nella correlata richiesta di rinvio a giudizio", a cui si aggiungono "soggetti rientranti nel novero dei prossimi congiunti" delle quattordici vittime. Lo ha detto al termine dell'udienza preliminare l'avvocato Federico Cecconi, legale di Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, tra gli otto soggetti per i quali la procura di Verbania ha chiesto il processo.

La sindaca di Stresa, Marcella Severino, a margine dell'udienza preliminare ha invece ribadito che l’impianto del Mottarone "al momento è ancora della Regione Piemonte, perché ai tempi non sono stati fatti tutti i passaggi necessari al trasferimento della proprietà. Sarà un problema che dovremo affrontare, perché la Regione è su un'altra posizione. Vedremo come dipanare questo nodo, che è fondamentale" per poter procedere alla ricostruzione della funivia.

Severino ha confermato che "a occuparsi della progettazione del nuovo impianto sarà Monterosa 2000, una società partecipata regionale scelta dalla Regione", ma che nell'accordo siglato non si è ancora affrontato il tema della futura gestione. "Ho parlato con i tecnici di Monterosa 2000 e vogliono rispettare la scadenza del 2025" ha concluso Severino. 













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