scuole infanzia

Materne trentine in sciopero giovedì 24 giugno contro l’apertura a luglio

Proclamato da Flc Cgil, Cisl Scuola, Fgu Satos e Uil Fpl: “Svilimento degli asili e dei lavoratori”. Ma per il segretario della Cgil Grosselli lo sciopero è “incomprensibile”



TRENTO. I sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Fgu Satos e Uil Fpl hanno proclamato per il 24 giugno uno sciopero per il personale insegnante della scuola dell'infanzia della provincia di Trento e di tutto il personale delle scuole equiparate per protestare contro la decisione della Provincia di prorogare le materne anche a luglio. Una scelta motivata dalla giunta Fugatti con i periodi di chiusura causa Covid e le difficoltà incontrate da molte famiglie che hanno dovuto fare ricorso alle ferie durante i mesi della pandemia. 

Marcella Tomasi, segretaria Uil Fpl, ricorda che "in ballo non c’è solo il mese di luglio ma il futuro della scuola dell’infanzia, che è stata svilita così come i professionisti che vi lavorano”. 

E i sindacati promettono battaglia in tribunale: “Sono stati depositati gli atti di citazione in giudizio della Provincia, sia per quanto riguarda la legittimità del mese di luglio, con richiesta di sospensiva al Tar, sia il ricorso al Giudice del lavoro per il rispetto del contratto collettivo provinciale, sia la denuncia per atteggiamento anti sindacale nei confronti della Uil Fpl che, ad oggi, persevera”.

“Inaccettabile l’atteggiamento di questa Giunta che pensa di fare della Scuola quello che desidera, usando le persone che ci lavorano come propri giullari di corte: la Scuola infanzia è il primo tassello di Scuola in Trentino e necessita di attenzioni puntuali, di confronto e di rispetto”.

I sindacati invitano tutti i lavoratori alla manifestazione di domani,  giovedì 24 giugno, con ritrovo in piazza Dante alle 10 “per continuare la protesta nei confronti delle politiche sbagliate di questa Giunta provinciale nei confronti della Scuola infanzia”.

Ma sull’apertura a luglio il fronte sindacale ha mostrato delle divergenze. Netta la presa di posizione nei giorni scorsi del segretario generale della Cgil trentina Andrea Grosselli che ha definito lo sciopero "incomprensibile" perché rischia di “creare una frattura con le famiglie che non aiuterà le insegnanti nel portare avanti con autorevolezza le proprie proposte per una scuola di qualità per tutti i bambini, anche dopo luglio”.

 

 













Scuola & Ricerca

In primo piano