Yanez Borrella in solitaria correrà in Asia centrale 

Nuova avventura. L’esploratore di Fai della Paganella questa volta si metterà alla prova lungo la Strada del Pamir, in Tagikistan e Kirghizistan. Due amici in bici lo assisteranno nella logistica


Rosario Fichera


Fai della paganella. Yanez Borella, l’esploratore, viaggiatore e running di Fai della Paganella, delle cui avventure si parla ormai a livello nazionale, è pronto per il suo nuovo progetto che lo porterà di nuovo in una zona del mondo che ama in modo particolare: l’Asia centrale. E lo farà, nel modo con il quale ormai “firma”, si potrebbe dire, le sue imprese: correndo.

Dopo l’ultima avventura, condivisa a settembre scorso con il campione di corsa in montagna Enzo Romeri (anche lui di Fai) con il quale ha percorso, correndo, in una settimana, gli oltre 500 km del “Sentiero della pace”, tra Passo del Tonale e la Marmolada, abbiamo chiesto a Yanez Borella di spigarci come è nata e come si svolgerà questa sua nuova impresa, in programma, pandemia permettendo, a giugno.

«L’esperienza vissuta nel 2019 durante il viaggio in e-bike attraverso l’antica Via della seta percorsa da Marco Polo – ha raccontato l’esploratore di Fai della Paganella - mi ha fatto conoscere delle aree geografiche spettacolari dal punto di vista naturalistico. Mi riferisco ai Paesi dell’Asia centrale che offrono dei panorami di cui non ti stanchi mai, soprattutto se ami la montagna, ma anche le vaste pianure, perché vivi emozioni ed esperienze così intense che ti fanno provare il desiderio di ritornarci. Un po’ come accade per il cosiddetto “mal d’Africa».

Per raggiungere dal Trentino la Cina, attraverso la Via della Seta, Yanez Borella ha pedalato, insieme al compagno Giacomo Meneghello, per circa 100 giorni, coprendo la distanza di 10.000 km, trainando, peraltro, un carrello contenente il materiale di sussistenza, tra cui uno speciale pannello fotovoltaico per la ricarica delle batterie della e.bike.

«Questa nuova avventura in Asia centrale non la farò in bicicletta – ha spiegato il viaggiatore trentino – ma correndo lungo la famosa “Pamir Highway”, la Strada del Pamir, la via di comunicazione, in termini di altitudine, più alta del mondo. La percorrerò, facendo meno soste possibili, in tutta la sua lunghezza, da Dušanbe, in Tagikistan, a Oš, in Kirghizistan, per un totale di 1.252 km, con dislivello positivo di 32.000 metri. Correrò da solo, ma due amici, che mi seguiranno in bicicletta, mi aiuteranno per la logistica. Della squadra, come fotografo e videomaker, farà parte anche Giacomo Meneghello».

Come per ogni viaggio, anche questa nuova avventura si prefigge uno scopo sociale e di solidarietà.

«Nel 2019, durante il viaggio in Cina, ho portato nel mondo il messaggio di quanto sia importante donare il midollo osseo, facendo conoscere l’Admo, l’Associazione donatori midollo osseo; mentre lungo il Sentiero della pace, con Enzo Romeri abbiamo portato con noi la bandiera dell’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, ottenendo sempre tantissimi riscontri positivi da parte delle persone che hanno avuto modo di conoscere queste realtà di volontariato. Nel nuovo viaggio l’intenzione è di fare conoscere le altrettante fondamentali attività delle associazioni che si occupano di autismo, sostenendo le famiglie di chi è affetto da questo disturbo e in favore delle quali ognuno di noi può contribuire anche con piccoli, ma importanti gesti».















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