Un addio commosso a Mazzer 

Il funerale a Mezzocorona. Il parroco don Agostino Valentini ha ricordato il caro amico, morto per Sla: «Se n’è andato pacificato con la vita» L’ex assessore Olivi: «Un imprenditore illuminato, un uomo con alti valori». Il sindaco Hauser: «Ha voluto bene al suo paese, era molto generoso»


Marco Weber


Mezzocorona. Un ricordo commovente, ricco di pàthos, quello che il parroco di Mezzocorona, monsignor Agostino Valentini, ha dedicato durante la sua omelia a Giorgio Mazzer, morto nei giorni scorsi a causa della Sla (Sclerosi laterale amiotrofica). Un ricordo fatto con un nodo in gola così grosso che a momenti quasi impediva alle parole di uscire. Un discorso, quello del parroco, che è valso a racchiudere anche i discorsi che per espressa volontà di Giorgio Mazzer non sono stati effettuati. Prima di morire, infatti, ha chiesto espressamente al suo amico prete di riferire a tutti che nessun discorso doveva essere fatto al suo funerale. E così è stato. «Se n’è andato – ha detto Monsignor Valentini – senza disperazione, pacificato con la vita che lo aveva tradito sul più bello, quando raccoglieva il frutto del suo lungo impegno di imprenditore».

Nella sua lunga e appassionata omelia, don Agostino ha fatto capire quanto affetto reciproco legava lui e Giorgio Mazzer, che abitava con la sua famiglia a pochi metri dalla canonica, e quanta generosità il suo amico Giorgio portava nel suo cuore. Una generosità senza fronzoli, pura. Quella generosità «tipica di chi è abituato a far del bene agli altri quasi per istinto. Conseguenza di una virtù radicata, che è quella di far contenti gli altri. Come fece sempre con il suo lavoro di imprenditore e di manager. E tanti qui – ha sottolineato il parroco di Mezzocorona con gli occhi rivolti ai tanti presenti – lo possono testimoniare e confermare».

Trattenendo a stento il pianto, monsignor Valentini ha proseguito raccontando «le ultime parole di Giorgio, che mentre mi teneva la mano mi ha sussurrato una sequenza di grazie, grazie, grazie. Non li ho contati ma sono stati tanti. Me ne prendo uno di questi grazie, per l'amicizia che ci legava, gli altri li distribuisco come mi pare di dover fare». Un lungo omaggio a un uomo che ha saputo far del bene “con semplicità e discrezione”, ecco cos'è stata l'omelia di Monsignor Agostino Valentini. Un unico discorso di affetto somma perfetta dei tanti non detti per espressa volontà del defunto.

Un desiderio che la dice lunga su chi fosse Giorgio Mazzer, uomo che amava la discrezione e non voleva essere elogiato. Perché quel suo modo di essere al servizio degli altri era per lui un dovere verso chi ne aveva bisogno e verso Dio. Tra i presenti anche l'ex presidente della Provincia, Ugo Rossi, e l'ex assessore all'industria Alessandro Olivi che lo ricorda così: «Un imprenditore illuminato, un uomo con alti valori. Assieme abbiamo affrontato la crisi dell'azienda da lui diretta trovando una soluzione che senza di lui non sarebbe arrivata. Un amico». Concludiamo con le parole del sindaco Mattia Hauser: «Ha voluto bene a Mezzocorona e Mezzocorona gli ha voluto bene. Era un uomo molto disponibile e molto generoso».

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