Tre confronti pubblici per la ciclabile del Noce 

L’assessore Tomasin (Comunità Königsberg) presenta la nuova pianificazione «Ora si apre la fase di consultazione». Primo appuntamento il 17 a San Michele


di Daniele Erler


LAVIS E ROTALIANA. La Rotaliana in futuro sarà attraversata dalle piste ciclabili, che collegheranno la gran parte dei paesi e da Trento arriveranno fino alla val di Non. È quanto prevede la nuova pianificazione urbanistica della Comunità di valle Rotaliana Königsberg, nelle bozze dei piani stralcio per le reti infrastrutturali ed ecologiche del Piano territoriale. Entro fine febbraio l’argomento sarà affrontato dal Consiglio di comunità per la prima adozione. La novità più importante è un’inedita pista ciclabile del Noce che parte dal ponte della Retta a Mezzolombardo, per poi scendere alla destra del torrente, sfruttando un vecchio sentiero che affianca la zona industriale. Supera poi a monte il biotopo della Rupe e raggiunge Zambana vecchia. Da lì è previsto un circuito che in prospettiva può proseguire, sulla destra dell’Adige, fino a Trento. Graziano Tomasin, assessore all’urbanistica di Comunità, spiega che per ora il piano stralcio è solo una bozza, realizzata dai tecnici Corrado Diamantini e Beppo Toffolon. «Ora si apre una fase di consultazione e un processo partecipativo in tre serate», dice Tomasin.

La prima è il 17 gennaio a San Michele ed è riservata agli amministratori comunali e ai consiglieri di Comunità. La seconda e la terza sono invece aperte alla cittadinanza e agli altri attori territoriali: il 21 gennaio alle 20.30 all’Auditorium di Lavis – per le reti infrastrutturali, comprese quindi le piste ciclabili – e il 24 gennaio sempre alle 20.30 all’Istituto Martini di Mezzolombardo per le reti ecologiche. In ogni incontro ci sarà una parte di presentazione del piano. Poi il pubblico si dividerà in piccoli gruppi, che potranno condividere idee, suggerimenti e critiche. Che saranno poi raccolte dai tecnici ed eventualmente recepite. Anche se si parla ancora di pianificazione e non di progetti concreti, già discussi e finanziati, sfogliare il piano stralcio – lo si trova online sul sito della Comunità – è comunque un modo per immaginare il futuro concreto della Rotaliana. A partire appunto dalle piste ciclabili: «Stiamo già lavorando con la Comunità della val di Non per cercare una soluzione per superare la Rocchetta e collegare le nostre piste ciclabili con quelle della val di Non», anticipa Tomasin.

Intanto però sulla cartina sono stati disegnati una serie di percorsi, che permetterebbero di aumentare notevolmente la rete cicloviaria. Oltre alla già citata ciclabile del Noce, è previsto il completamento della pista ciclopedonale tra Zambana nuova, Zambana vecchia e la ciclabile dell’Adige. Il collegamento fra Lavis e Nave San Felice. Quello tra il ponte sull’Adige di Nave San Rocco e quello di San Michele, con una diramazione per raggiungere Sornello. Un nuovo tratto da Mezzocorona a Grumo, partendo dal ponte alla Cacciatora. Il collegamento dal ponte della Retta fino alla stazione di Mezzocorona. E poi un tratto lungo la statale 43 a Mezzolombardo.

Fra le novità del piano stralcio ci sono poi decisioni, ugualmente importanti, che non riguardano le piste ciclabili. Come quella di demolire il ponte sull’Adige a Nave San Rocco per ricostruirlo con migliori standard di sicurezza. O la ricostruzione della funivia che da Zambana vecchia raggiunge l’Altopiano della Paganella. Tutti argomenti a lungo discussi in sede locale e ora recepiti, con più forza, nel piano territoriale della Comunità di valle.













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