A Lavis vince il progetto con offerta al ribasso di una “Ati”  

Nuova piscina, si risparmia il 40 per cento

Lavis. Novità importante per il futuro della piscina. Sarà un’associazione temporanea di imprese, con a capo la Ars Engeneering di Rovereto, ad occuparsi della progettazione definitiva ed esecutiva,...



Lavis. Novità importante per il futuro della piscina. Sarà un’associazione temporanea di imprese, con a capo la Ars Engeneering di Rovereto, ad occuparsi della progettazione definitiva ed esecutiva, nonché della direzione dei lavori, per la nuova piscina a Lavis. Con un ribasso del 39,5 per cento e un valore di aggiudicazione di 69 mila e 180 euro.

È un passo in avanti importante per un argomento che in paese sta facendo molto discutere. Soprattutto da quando, due anni fa, si è deciso di chiudere la piscina, ufficialmente per motivi di sicurezza e per limitare i costi eccessivi di manutenzione. La decisione è stata più volte contestata dall’opposizione, così come è stata criticata la decisione di non trovare un posto nuovo per una piscina più grande.

Dal canto suo, la maggioranza ha invece difeso sia la legittimità della chiusura anticipata sia la scelta di continuare a pensare a una piscina comunale, adatta alle famiglie e più sostenibile rispetto a impianti natatori più grandi.

Restano comunque da chiarire ancora alcune questioni che dovranno essere definite durante il prosieguo della progettazione.

Con tempi ben definiti: dopo il primo mese di attesa per eventuali ricorsi, a inizio ottobre sarà firmato il contratto. Poi l’impresa si è impegnata a preparare il progetto definitivo in 45 giorni e quello esecutivo in altri 30 giorni.

Calendario alla mano, se non ci fossero altri ritardi, si arriverebbe fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. D.E.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera