In via dei Felti scatta il limite dei 30 orari 

Lavis, nell’area dell’asilo e del parco il Comune si dà così la priorità ai pedoni e alla loro sicurezza



LAVIS. Nasce a Lavis la prima “zona 30”: si trova in via dei Felti e quel numero – il trenta appunto – rappresenta la velocità massima in chilometri orari che sarà d’ora in avanti consentita in questa parte del paese, vicina al parco e all’asilo. Ma soprattutto – leggendo la delibera che la istituisce – l’amministrazione comunale vuole sperimentare così una nuova filosofia. E lo dice esplicitamente: «Non significa semplicemente modificare i limiti di velocità su una determinata strada, ma rappresenta una scelta strategica per tutto il territorio su cui insiste».

Si cerca la «moderazione del traffico – si legge nella delibera – per conciliare, attraverso un’adeguata progettazione viaria mirata al controllo delle velocità dei veicoli motorizzati, le diverse funzioni che lo spazio stradale deve assolvere, in termini di mobilità, vita relazionale, qualità ambientale ed estetica del paesaggio urbano».

Come spesso accade, la delibera utilizza un linguaggio un po’ astruso. Ma esprime un concetto più volte ribadito dall’assessore competente Andrea Fabbro, che si può sintetizzare più o meno così: ci sono zone del paese in cui le auto devono essere in qualche modo messe in secondo piano, per dare la priorità ai pedoni e alla loro sicurezza. Soprattutto quando si parla di bambini.

La “zona 30” è stata inventata in Piemonte, dove sono stati finanziati svariati studi sull’argomento. È un ambito circoscritto del paese, dove si garantisce la sicurezza degli “utenti più deboli” della strada.

«L’amministrazione comunale – si legge ancora in delibera – sta lavorando per promuovere in paese una mobilità sostenibile e una maggiore sicurezza negli spostamenti all’interno del centro abitato. È provato che in ambito urbano accadano la maggior parte degli incidenti. E la principale causa è l’eccesso di velocità: se consideriamo un impatto a una velocità di 50 chilometri orari l’equivalenza del danno è paragonabile a una caduta dal terzo piano, mentre con velocità inferiori ai 30 chilometri orari è pari a una caduta dal primo piano».

Oltre ai limiti di velocità – che saranno segnalati con appositi cartelli – contribuisce alla sicurezza l’utilizzo di nuove strisce pedonali, che vicino all’asilo dell’area Felti sono ora anche sopraelevate da un sopralzo che obbliga al rallentamento.

«Passando di lì – dice l’assessore Fabbro – ho notato i veicoli rallentare in prossimità del sopralzo per fare attraversare i passeggini e i bambini che andavano alla scuola materna e al nido. Credo che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo». (d.e.)

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