I Nomadi tornano al parco urbano dopo trent’anni 

Lavis, per il concerto del 1° settembre Giovanni Rossi apre il suo archivio di foto e ricordi. «Eravamo più di 2.500»


di Daniele Erler


LAVIS. Operazione nostalgia: tornano i Nomadi a Lavis, per un concerto al parco urbano il primo settembre e i biglietti sono già in vendita.

Sono passati ormai 33 anni dalla prima volta che Beppe Carletti e compagni sono passati da qui: allora c’era ancora il compianto Augusto Daolio, le cui foto rispuntano dagli archivi come documenti di un tempo passato. A Lavis i concerti dei Nomadi hanno sempre fatto il tutto esaurito: la prima volta il 6 settembre 1985 e poi il 12 settembre del 1988. Il concerto più recente è quello di un piovoso 7 dicembre 2009, ma allora si era al chiuso del Palazzetto, il prossimo settembre si tornerà all’aperto dell’anfiteatro al parco. Caterina Pasolli, assessore alla cultura, ha 26 anni, quindi neppure era nata quando si sono tenuti i concerti degli anni Ottanta. Segno che il gruppo, che festeggia i 55 anni di carriera con quest’unico concerto estivo in Trentino, è capace di unire più generazioni: «Per l’occasione tutto il parco si trasformerà per il concerto, grazie alla collaborazione dell’associazione Tennistavolo che quest’anno gestisce il bar – dice l’assessore –. L’iniziativa è stata pensata sull’onda del ricordo dei concerti passati, ma con la volontà di rifare scoprire il nostro parco anche agli abitanti dei paesi vicini». E allora com’era il parco al tempo di quei concerti? Lo abbiamo chiesto al giornalista Giovanni Rossi, memoria storica del paese. «Il parco era stato inaugurato da poco, il 5 giugno del 1983 – spiega – alla prima giornata c’erano state la Banda sociale di Lavis e il Coro sociale di Pressano, quindi le autorità comunali e provinciali al gran completo. La sera lo spettacolo con il famoso “Duo di Piadena”».

«Ai concerti dei Nomadi – ricorda Rossi – ci sono state sempre più di 2.500 persone presenti, considerando paganti e portoghesi». E in effetti a Lavis c’è ancora chi ricorda, come se fosse stato un rito di passaggio alla vita adulta, l’impresa di arrampicarsi sul retro del parco, da via Fontanelle, per godersi il concerto senza sganciare una lira. Alcuni giovani adulti di oggi sanno di aver visto i Nomadi, ma erano bambini e hanno dormito tutto il tempo. E poi c’è chi ricorda Daolio al bar del Parco, la lunga barba e la sigaretta in bocca, a trattenersi fino a tarda notte. Ci sono stati tanti altri eventi negli anni Ottanta al parco di Lavis: sono passati i Pooh, le Orme, Scialpi, Flavio Bucci con l’Enrico IV. Ma forse nessuno di questi è così legato ai ricordi di tanti lavisani quanto i concerti dei Nomadi: «Quest’anno sarà la degna conclusione dell’estate – assicura Pasolli – prima delle rassegne autunnali di cinema e teatro all’Auditorium».

I biglietti costano 25 euro in prevendita, 30 il giorno del concerto, gratis per i bimbi sotto i 10 anni e per gli accompagnatori dei disabili. Sono già in vendita nelle Casse rurali e online su Primi alla prima.













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