mezzolombardo - domani in sala civica 

I ladini tra tedeschi e italiani 

Serata dell’associazione Castelli del Trentino con Luciana Palla



MEZZOLOMBARDO. Domani sera alle 20.30, nella Sala civica di Mezzolombardo, si terrà il sesto “incontro del giovedì” organizzato dall’associazione culturale Castelli del Trentino. Ospite della serata, che metterà al centro dell’attenzione l’identità ladina fra tedeschi e italiani, sarà la dottoressa Luciana Palla. Originaria di Livinallongo, in provincia di Belluno, laureata in filosofia a Bologna e in storia a Venezia, la studiosa ha svolto un’intensa attività di ricerca sulla storia del Novecento in territorio ladino-dolomitico, trentino e bellunese, che si è concretizzata in circa 60 pubblicazioni scientifiche, grazie alle quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali, come il “Premio della cultura 1986” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il volume “I ladini fra tedeschi e italiani” (Venezia, Marsilio Editore 1986). Ma sono molti i suoi contributi che indagano, sotto il profilo sociale, economico e culturale, le complesse vicende delle comunità ladine nel secolo breve: “Fra realtà e mito. La Grande guerra nelle valli ladine” (Milano, Franco Angeli 1991), “Il Trentino orientale e la Grande Guerra” (Trento, Fondazione Museo Storico 1994), “Reduci trentini prigionieri ad Isernia (1918-1920)” (Seren del Grappa , Edizioni Dbs 2015).

Non solo la guerra, però: meritano una particolare menzione anche gli studi sulla scrittura popolare, sull’immaginario della montagna nell’area dolomitica e sulla religiosità popolare nelle sue valli, sui pionieri dell’alpinismo e sullo sviluppo del turismo nella zona. A unire un quadro così ricco e complesso per interessi e stimoli è la comunità ladina che, nel corso di un secolo attraversato da eventi drammatici, si è dovuta interrogare più volte sulla propria identità, che è anche identità di un territorio: «Senza un progetto comune di vita in senso lato», annota la studiosa, «sarà difficile che le Dolomiti riacquistino il loro fascino di montagna abitata, vissuta, e non solo consumata». L’incontro, aperto al pubblico, è valido anche per l’aggiornamento dei giornalisti del Trentino – Alto Adige / Südtirol.













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