Chiesa di S. Pietro, il libro è per tutte le famiglie 

Può essere ritirato gratuitamente in biblioteca a Mezzolombardo. Racconta  la storia del tempietto e ne illustra aspetti artistici, archeologici e architettonici



MEZZOLOMBARDO . Ogni famiglia di Mezzolombardo può avere il libro “La Chiesa di San Pietro a Mezzolombardo”, che era stato presentato in una serata pubblica a dicembre e che ora è a disposizione per il ritiro gratuito in biblioteca.

Il volume, di 238 pagine corredate di molte fotografie, racconta la storia della chiesetta gotica che si trova sul colle San Pietro, dentro le mura del cimitero, e illustra la ricerca svolta per scoprirne i segreti e ripercorre le vicende storiche del territorio. Il libro adotta una scrittura fluida e piacevole, adatta a qualsiasi lettore, perciò chiunque potrà goderne.

L’opera, a cura di Pietro Marsilli, raccoglie i contributi di diversi studiosi ed è costata circa due anni di lavoro, come ricorda Bruno Kaisermann, presidente dell’Associazione Castelli del Trentino, che ne ha promosso e seguito la pubblicazione.

Dopo le premesse del sindaco di Mezzolombardo Christian Girardi e del parroco Mario Busarello, il libro si articola in alcuni capitoli tematici. Italo Franceschini presenta i testi bibliografici precedenti dedicati alla chies, Alessandra Degasperi si è occupata delle testimonianze archeologiche ritrovate al suo interno ed Emanuele Curzel analizza i toponimi della zona. Poi Alberto Mosca raffronta storicamente la chiesa di San Pietro con quella parrocchiale di San Giovanni e racconta la storia della famiglia Spaur a Mezzolombardo, nel 1391, arrivata al castello per investitura feudale del Vescovo di Trento. Marsilli tratta gli aspetti architettonici e artistici, Ezio Chini approfondisce la conoscenza della pala della Madonna Immacolata, inserita nell’altare, mentre Luciano Borrelli si occupa delle lapidi funerarie che si trovano sulle facciate. Chiara Moser spiega le campane, una delle quali porta il nome di Leonilde e Giulia Mori, e analizza alcune belle sculture presenti nel camposanto. Kaisermann si occupa infine del foglio informativo “La campana di San Pietro”, stampato per la prima volta nel 1947, attraverso il quale la Chiesa comunicava con i parrocchiani su questioni di fede ma anche su nascite, morti e altri fatti. Il colle e la chiesa di San Pietro sono luoghi molto amati dagli abitanti della borgata, che ora potranno ancor più apprezzarli ritirando questo prezioso volume in biblioteca. L’antica chiesetta, ora restaurata e linda, è ancora più bella e sempre viva con il suo scampanio mattutino. (a.t.)













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