Cavedine, oggi l’ultimo saluto all’amico Silvano Bridarolli

Cavedine. È davvero un grave lutto quello che ha colpito la comunità di Cavedine, dove oggi pomeriggio si celebreranno i funerali di Silvano Bridarolli, che se n’è andato a 68 anni dopo aver...


Mariano Bosetti


Cavedine. È davvero un grave lutto quello che ha colpito la comunità di Cavedine, dove oggi pomeriggio si celebreranno i funerali di Silvano Bridarolli, che se n’è andato a 68 anni dopo aver combattuto fino all’ultimo col suo forte spirito battagliero una grave malattia. Un uomo che ha fatto dell’associazionismo comunitario, legato alla tradizione del passato, lo scopo della sua vita. Scorrendo infatti sul Trentino le cronache della valle dell’ultimo ventennio si riescono a ricostruire le numerose iniziative di cui si è reso protagonista. Fu per molti anni rettore della Sezione Cacciatori del comune di Cavedine, a cui associava il suo grande amore per la montagna. Fra i ricordi emergono flash indimenticabili, come la giornata ferragostana di Malga Roncher sul Bondone: un raduno annuale a cui partecipavano oltre a numerosi compaesani anche amici cacciatori di lunga data come don Vittorio Cristelli, il professor Eccher… A proposito di quella località rimane famosa la sua battaglia di diversi anni fa affinché la malga con i 60 ettari di superficie a pascolo rimanesse in mano al Comune anziché passasse al Servizio Parchi della Provincia.

È stato poi per molti al vertice dell’Asuc Laguna/Musté: anche in questo caso è stata una presidenza attiva non solo in riferimento alla gestione dell’uso civico, ma organizzando iniziative di valorizzazione della cultura e delle risorse del territorio: come la realizzazione del parco dei 100 gelsi per ricordare l’allevamento del baco da séta (“i cavaléri”), un’attività molto sviluppata in valle; così la reintroduzione della coltivazione del grano in valle in un campo presso il “Capitèl dei Stropèri”, iniziativa che incrementò la presenza di questo cereale, che abbinata al lavoro di panettiere per 40 anni al Panificio Tecchiolli ha poi prodotto di recente dei prodotti locali, come una particolare “pagnotta”. Si sentiva spinto poi a ricordare lo spirito religioso della tradizione contadina: la collocazione di alcune croci in località agricole ed anche l’installazione con relativa illuminazione notturna mediante pannello fotovoltaico di una croce sul versante del Bondone, benedetta dall’allora vescovo Bressan. Non mancavano, infine, le iniziative solidaristiche, come il sostegno alla Lilt col ricavato del raduno a Malga Roncher e soprattutto l’invio annuale in Georgia di un container di prodotti e strumenti per quella popolazione. Una vita insomma pienamente vissuta nell’ambito dell’associazionismo paesano.













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