Acqua di altissima qualità per più di 14 mila utenze 

Il progetto. L’Azienda Intercomunale Rotaliana ripropone l’idea di realizzare un nuovo ramale per portare fino a Lavis l’acqua della sorgente di Spormaggiore. Serve uno studio di fattibilità


DANIELE ERLER


Lavis e rotaliana. C’è chi l’ha definita una sorta di autostrada dell’acqua. A fine settembre la conferenza dei sindaci dovrà decidere se affidare ad Air – l’Azienda Intercomunale Rotaliana – l’incarico per uno studio di fattibilità per un progetto a lungo atteso. L’idea è di realizzare un nuovo collegamento idrico che dalle pendici del Brenta, e dalla sorgente Acquasanta di Maurina a Spormaggiore, arriverebbe fino a Lavis. Significherebbe portare acqua di altissima qualità, paragonabile alle migliori minerali del Trentino, direttamente nei rubinetti di più di 14 mila utenze. Con la possibilità in futuro di raggiungere anche Trento nord.

16 milioni di metri cubi sprecati

Il progetto è strategico per Air, la società in house che ha come soci tutti i comuni della Rotaliana. Innanzitutto perché permetterebbe di sfruttare al massimo la risorsa. L’Acquasanta è la seconda sorgente idropotabile più importante del Trentino: produce in media 20 milioni di metri cubi d’acqua. Di questi, quattro milioni sono utilizzati oggi per i comuni dell’alta Rotaliana, già serviti da Air. Gli altri 16 non vengono sfruttati, ma tornano ad essere distribuiti nei torrenti. Le nuove condotte permetterebbero di rinnovare gli impianti comunali. Trasportando l’acqua senza nessun sistema di pompaggio, semplicemente sfruttando la gravità del terreno.

Quando cinque anni fa si iniziò a parlare di questo progetto, la spesa ipotizzata era di quasi sei milioni di euro. Ma solo uno studio più approfondito permetterebbe ai sindaci – ovvero ai veri proprietari di Air – di capire la fattibilità dell’intervento, con tutti i costi e i tempi necessari.

Acqua di qualità

Il tema interessa particolarmente i comuni dove in passato ci sono stati problemi per la qualità dell’acqua. È il caso per esempio di Terre d’Adige, visto che sia Zambana sia Nave San Rocco si servono alla sorgente Trementina, alle pendici della Paganella. In casi eccezionali, per esempio dopo molti giorni di pioggia, le analisi hanno rivelato la presenza di impurità. Si è già intervenuti negli anni scorsi realizzando alcuni impianti di purificazione. Portare nelle case l’acqua del Brenta sarebbe però tutt’altra cosa. «E per noi la salubrità dell’acqua è una priorità», spiega il sindaco Renato Tasin. Non a caso, giovedì i vertici di Air hanno incontrato i consiglieri comunali di Terre d’Adige. In municipio a Zambana si è presentato il nuovo presidente Andrea Girardi: nominato a fine aprile, in passato è stato al vertice dell’Autostrada del Brennero e il commissario della Cantina La-Vis. Con lui c’era anche il nuovo direttore Devis Paternoster. «La nostra è un’azienda di comunità – ha spiegato Girardi – non ci interessa solo fare utili, il nostro scopo principale è di dare un servizio migliore rispetto a quanto potrebbe fare un privato». Air ha 31 dipendenti e un valore di produzione di quasi sette milioni di euro. Gestisce 240 chilometri di condotte per la distribuzione dell’acqua, 158 chilometri di reti fognarie e 6.700 corpi illuminanti in tutta la Rotaliana.













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