Il caso

La baby gang al confine col Trentino che sta mettendo paura a Salorno

Si tratterebbe di un gruppo di ragazzini delle scuole medie, protagonista ormai di parecchi episodi in paese. Condanna unanime da parte dei residenti. «Una situazione ormai insostenibile, è tempo di far intervenire anche i carabinieri»



SALORNO. E meno male che a Natale dovremmo essere tutti pervasi da un sentimento di bontà e fratellanza. A Salorno, a quanto pare, c’è un gruppo di ragazzini che se avesse letto, o visto in Tv, il “canto di Natale” farebbe certamente il tifo per Scrooge.

Il gruppetto di perditempo, stando a quanto raccontano gli abitanti di Salorno che hanno visto all’opera i ragazzini, si sta dilettando a lanciare sassi all’indirizzo delle persone e degli animali. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa e a raccontarlo è stato un cittadino attraverso la “piazza virtuale” dei social: «Un gruppo di ragazzini si aggira per Salorno lanciando sassi o oggetti simili a persone e animali. Io stesso ho richiamato all’ordine una parte di loro mentre l’altra metà si è defilata per le vie del paese. Vorrei che i genitori sensibilizzassero i loro figli a rispettare gli altri e gli animali. Semmai dovessi riscontrare nuovamente questa situazione denuncerò l’accaduto alle forze dell’ordine. Per i genitori che hanno la tutela dei minori ricordò che il maltrattamento di animali, in diritto penale, è un reato punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro».

È bastata questa testimonianza a rompere il ghiaccio e a dare così il là a una serie di altri racconti da parte della gente del posto che hanno messo in evidenza una situazione tutt’altro che incoraggiante, soprattutto per chi ha la responsabilità - genitori e istituzioni in primis - dell’educazione civica di questi ragazzini, a quanto sembra tutti in età adolescenziale.

«In quale zona di Salorno è successo? Forse sono gli stessi che hanno lanciato sassi contro le mie galline…», uno dei messaggi. E ancora: «Confermo analogo episodio, hanno lanciato dei blocchi di neve in contemporanea su due diverse finestre che si affacciano in via Poit. Erano le ore 18.30». E c’è chi ha avuto un contatto più ravvicinato: «Un mese fa ho usato il clacson della macchina perché, probabilmente lo stesso gruppetto, camminava in mezzo alla strada all’altezza del Bar zur Rose. Mi sono beccata una serie di parole e quando ho abbassato il finestrino, e ho fatto notare che si deve camminare sul marciapiede, il più coraggioso ha alzato la mano, così mentre chi stava dietro e quindi lontano dalla mia vista, ha dato una sonora pacca sulla portiera posteriore. Ho riconosciuto solo uno di questi bulletti che frequentano le scuole medie. Se a questa età si permettono di fare così, non so cosa quando saranno più grandi».

La pazienza è quasi al limite e la baby gang, avanti di questo passo, rischia di beccarsi una denuncia: «Se è lo stesso gruppetto di ragazzi, concordo per una denuncia: un mesetto fa ho trovato i ragazzini a lanciare oggetti contro la mia macchina». «Si è verificato un altro episodio, sempre in viale Trento. Bisognerebbe capire chi sono i genitori e andare a parlarci. E suggerisco di segnalare comunque ogni episodio al 112», l’appello.













Scuola & Ricerca

In primo piano