montagna

Inaugurato il nuovo rifugio Sat "Don Zio Pisoni"

La gestione è stata affidata a Luciana Zarantonello ed i figli Gabriele e Angela Lotti. La struttura rimarrà aperta tutti i giorni fino al 1° novembre, poi aprirà i fine settimana e su prenotazione


Claudio Libera


MONTE CASALE. La Sat ha riaperto il Rifugio “Don Zio Pisoni” al Monte Casale.  Qualche settimana di rodaggio ed ora la Sat, con i gestori Luciana Zarantonello ed i figli Gabriele e Angela Lotti, hanno presentato ufficialmente la nuova struttura. Perché è così importante questa inaugurazione? Perché di fatto la Sat offre al territorio un nuovo rifugio, nuovo “baluardo alpino” che si aggiunge ai 34 rifugi Sat già presenti (quindi 35 in tutto).

«Era il 1969 quando un gruppo di appassionati dà inizio alla costruzione di un rifugio, sul monte Casale, costruzione che divenne importante luogo di aggregazione sociale – ha ricordato Iole Manica, vicepresidente di Sat – dopo 25 anni, nel 1994, non corrispondendo più ai nuovi requisiti stabiliti dalla legge per i rifugi, il Don Zio fu ‘declassato’ a capanna sociale, gestita da volontari, che con passione continuarono a tenerla operativa sul territorio. Alcuni anni fa, le rigide normative urbanistiche determinarono la chiusura definitiva della capanna con grande rammarico dei frequentatori del Monte Casale. Fino ad oggi. La volontà da parte di Sat e dei soci della sezione Sat di Pietramurata-Toblino è stata quella di eseguire tutti i lavori indispensabili per poter riaprire la struttura come ‘Rifugio’. Il Don Zio gode di una posizione situata in un punto tra i più panoramici sulla valle del Sarca, più spettacolare».

Terminata la ristrutturazione e l’adeguamento alle nuove norme di legge, con determina del 20 luglio 2023 della Provincia, la struttura è stata iscritta come rifugio alpino con la denominazione Monte Casale “Don Zio Pisoni”.
«Siamo molto contenti di aver riaperto una struttura tanto attesa dagli abitanti del territorio e non solo – ha detto Luciana Zarantonello - Gestiremo il rifugio dando un’impronta a conduzione familiare e territoriale. Proporremo cucina locale e l’obiettivo è diventare un punto di riferimento per incontri, iniziative, appuntamenti coinvolgendo le diverse realtà».


Un passaggio importante è stato dedicato alla ferrata Che Guevara che verrà messa in sicurezza con i lavori che inizieranno questo autunno. «In accordo con Garda Dolomiti - ha detto il sindaco di Dro, Claudio Mimiola - inizieremo i lavori di manutenzione straordinari in autunno, in modo che per la primavera sia pronta come nuova via rinnovata, anche per dare maggiore possibilità di accesso al Don Zio»

Il rifugio rimarrà aperto tutti i giorni fino al 1° novembre. Poi aprirà i fine settimana e su prenotazione. «Vedremo come affrontare al meglio anche la stagione invernale - assicura la gestrice – Tutte le informazioni le potrete trovare sulla nostra pagina Facebook che apriremo a giorni». Per raggiungere il rifugio da Trento, occorre proseguire per Sarche, quindi per Ponte Arche da dove si prosegue per il paese di Comano. Giunti a Comano, nei pressi della chiesa si continua in auto su strada asfaltata per circa 3 Km, quando si arriva ad un parcheggio vicino ad alcune antenne. Da qui si può raggiungere a piedi il rifugio, in circa due ore di cammino, seguendo il sentiero Sat 411.













Scuola & Ricerca

In primo piano