Maltempo

Il racconto drammatico: «Un volo nel fango con l'auto: pensavo di morire»

Disavventura a lieto fine a Ponte Gardena. Il racconto di Franz Josef Nössing: «Un volo di cinque metri, poi non riuscivo ad uscire». Lo ha salvato il figlio Christian, vigile del fuoco volontario: «Era intrappolato e l’ho tirato fuori. Siamo stati fortunati»


Fabio De Villa


PONTE GARDENA. È salvo per miracolo Franz Josef Nössing, l’uomo che l'altra mattina è stato travolto con la sua auto da una colata di fango e detriti caduta appena fuori dalla sua abitazione, a Ponte Gardena. Ed è salvo grazie al figlio Christian.

L’uomo era uscito di casa alle 4.30 di ieri per mettere in sicurezza il suo escavatore avendo compreso la minaccia portata dal maltempo. Salito in auto, è stato sorpreso dallo straripamento del dal rio Pitscher.

“Mi è arrivata addosso un prima colata di fango e detriti – ha raccontato l’uomo a Rai Alto Adige – pensavo che tutto fosse finito lì, ma mi sbagliavo, perché poco dopo l’auto ha cominciato a muoversi da sola verso valle e io non sono più riuscito a uscire dall’abitacolo. Poco dopo mi sono arrivate addosso una violenta scarica di sassi e parte del guardrail che si era staccato a monte. Ho fatto un volo di 5 metri e poi sono stato trascinato con la mia Golf per circa 150 metri a valle. Ho pensato al peggio”.

A salvare l’uomo è stato il figlio Christian, vigile del fuoco volontario, allertato proprio dalla caserma di Ponte Gardena. “Il mio cercapersone ha suonato - ha detto a sua volta Christian ai microfoni della Rai - e in tutta fretta mi sono vestito e precipitato fuori per raggiungere la caserma e dalla caserma arrivare al ruscello in piena. Lì ho visto una scena agghiacciante, l’auto di mio padre in verticale, letteralmente conficcata nel terreno e lui ancora dentro. Non ci ho pensato su due volte e l’ho aiutato a uscire dal veicolo prima che questo si riempisse di fango, acqua e detriti. Siamo stati fortunati”.













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