Folklore

Il gruppo dello Zampognaro Lagaro al Festival Mondiale Folk in Belgio

I musicisti e danzatori trentini hanno partecipato dal 17 al 22 agosto con le loro danze. Commovente il ricordo dei minatori morti a Marcinelle



VALLAGARINA. Il gruppo di musicisti e danzatori folkloristici della Vallagarina, capitanati dallo Zampognaro Lagaro, Attilio Gasperotti, sono tornati dopo una trasferta in Belgio per il Festival mondiale del folklore di Jambes-Namur. 

«All'interno delle cinque giornate dedicate al 61° "Festival Mondiale del Folklore di Jambes-Namur"  che ci ha visto partecipi assieme a Kenia, Singapore, Bulgaria, Argentina e Paraguay, – si legge in una nota del gruppo – non abbiamo mancato di ricordare e commemorare  i nostri conterranei rimasti vittime  nel terribile incendio  dell'8 agosto 1956. Uno scoppio nella miniera di carbone di Bois du Cazier di Marcinelle, alla profondità di 1 035 m, provocò la morte di 262 minatori, 136 dei quali erano italiani. Il protocollo Itao-Belga firmato nel 1946 prevedeva l’invio di 50.000 lavoratori in cambio di carbone».

«Alzati al mattino presto, in un clima di rispetto, pace e commozione abbiamo attraversato il suggestivo cimitero di Marcinelle.  Molti nomi italiani ci hanno ricordato l'espatrio di tanti e tanti conterranei che hanno lasciato famiglia e Paese alla ricerca necessaria di un lavoro. Dopo essere arrivati alla lapide monumentale in ricordo degli “Italiani caduti in questa terra vittime del lavoro” abbiamo notato che manca il mausoleo dedicato, che ci dicono essere in ricostruzione dal 2021. Nel 2018 sono stati 60.000 i visitatori del museo a testimonianza di un interesse vivo e crescente. Ci siamo disposti vicino alla lapide monumentale e, accompagnati da zampogna e chitarra, abbiamo intonato come preghiera il dolce e profondo canto trentino “La Madonina" a nome di tutti gli Italiani e dei loro familiari. Nel silenzio il canto è stato commuovente e il ricordo si è fatto forte, per non dimenticare, per ringraziare, per mantenere viva la memoria. Nelle radici c’è il frutto della pianta stessa. In silenzio siamo ritornati alla corriera, le danze ci attendono sempre assieme ai colori, ai nuovi amici internazionali, alle musiche, alle risate, alla cultura che si mescola rendendoci diversi e nuovi. Nei nostri cuori si è acceso il ricordo a cui tornare con i pensieri»













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