Memoria

Il docufilm che ricorda i “Bambini di Frontiera”, in una struttura trentina mentre i genitori andavano in cerca di fortuna

Dal 1957 al 1996 l'Istituto "Alcide De Gasperi", ha ospitato i figli di famiglie dell’Italia meridionale che emigravano in Germania. La loro storia è raccontata nel documentario “Bambini di Frontiera”, proiettato oggi alle 17.30 a Palazzo Benvenuti in via Belenzani 12


Claudio Libera


TRENTO. Dal 1957 al 1996 l'Istituto "Alcide De Gasperi", situato sul Monte Bondone, ha ospitato i figli di famiglie dell’Italia meridionale che emigravano in Germania. Per molte famiglie che si trasferivano alla ricerca di un lavoro, era impossibile tenere i bambini con sé e per questo i piccoli venivano affidati alla struttura trentina. La loro storia è raccontata dal film documentario “Bambini di Frontiera”, realizzato dal regista e autore Emanuele Gerosa, proposto dall'Associazione Docenti senza Frontiere e sostenuto dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento.
L’anteprima è in calendario oggi, giovedì 30 novembre alle ore 17.30 nella sala Nones di Palazzo Benvenuti in via Belenzani 12.

La proiezione sarà anticipata dagli interventi di Rossana Gramegna, presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento, di Silvia Defrancesco, presidente dell’Associazione Docenti senza Frontiere, del regista e autore del soggetto Emanuele Gerosa, alla presenza di rappresentanti istituzionali e della Fondazione Museo Storico del Trentino. Il docufilm, con interviste ai protagonisti, fotografie e video d’archivio, è pensato per una successiva fruizione degli studenti delle scuole secondarie. Si tratta di un capitolo significativo ma quasi sconosciuto della storia del territorio trentino: un luogo, l'Istituto "Alcide De Gasperi", che ha permesso a migliaia di bambini e bambine di studiare e crescere, senza che fossero dimenticati il dolore e il trauma di trascorrere l’infanzia lontano dalla propria famiglia. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera