Turismo

Il cauto ottimismo dei maestri di sci: «Fino all’Epifania buone prospettive, poi si vedrà»

Il presidente Mario Panizza e le prospettive di una categorie tra quelle messe maggiormente in ginocchio dal Covid. Che ora torna a lavorare con un occhio alle regole e uno all’evoluzione dei contagi



TRENTO. È improntato al cauto ottimismo il sentimento dei maestri di sci del Trentino così come emerso nel tradizionale incontro di inizio stagione che ha riunito a Trento i responsabili della cinquantina di Scuole e Associazioni operanti sul territorio con il coinvolgimento degli oltre 2.500 maestri nelle varie discipline invernali: sci alpino, sci nordico e snowboard.

«Certamente l’attuale situazione non è minimamente paragonabile a quella di un anno fa – commenta Mario Panizza, presidente del Collegio dei Maestri di sci del Trentino – e fino all’Epifania abbiamo delle buone prospettive di attività. La stagione è partita bene, favorita sia dall’ottimo innevamento delle piste grazie alle nevicate di inizio stagione e sia dalla grande voglia di sci dei nostri clienti tornati finalmente sulle piste dopo oltre un anno e mezzo di stop forzato.

Resta da capire come si evolverà la situazione dopo le vacanze di fine anno con la doppia incognita delle presenze di ospiti, soprattutto sul fronte estero, e dell’evoluzione dei contagi. Su questo aspetto mi sento di ribadire come la nostra attività si svolge all’aperto e con tutte le norme di garanzia così come previsto nei due protocolli messi in campo dalle nostre realtà (Associazione e Collegio maestri di sci), Federazione italiana sport invernali e Provincia autonoma di Trento e parallelamente anche per l’utilizzo degli impianti con il coinvolgimento di Anef anche. In entrambi a casi i documenti sono stati validati dal Governo centrale anche grazie al ministro Garavaglia. Siamo pronti ad accogliere i nostri ospiti in totale sicurezza su piste perfettamente innevate».

E se sul fronte lavorativo è finalmente ripresa l’attività sospesa a marzo 2020, il mondo dei maestri di sci è ora protagonista anche fuori dalle piste. In questi giorni si sono conclusi i corsi di aggiornamento che quest’anno hanno coinvolto la bellezza di 1.200 dei 2.500 iscritti al Collegio di categoria del Trentino. Un numero che certamente non trova riscontri in altre categorie professionali. Ma i Maestri di sci sono stati impegnati anche sulle piste in veste di sostegno ai Comitati organizzatori delle varie Competizioni Fis ospitate di recente in Val di Fassa e in Paganella (Coppa Europa) e proprio ieri sera a Madonna di Campiglio con la classica 3Tre di Coppa del Mondo maschile.

In questi giorni sta entrando nel vivo anche la campagna promozionale “Vivere la montagna in sicurezza” dedicata al lavoro e alla professionalità degli oltre 15.000 Professionisti della neve, riuniti in 400 Scuole Italiane di Sci alpino, sci nordico e Snowboard sparse sull’intero territorio nazionale, che mai come oggi si sentono responsabilmente coinvolti nella “ripartenza” con il ritorno in pista di sciatori, fondisti e snowboarder.

Per tutta la stagione invernale 2021-2022 la Scuola Italiana Sci parlerà al pubblico della neve attraverso il claim “Con Noi è Facile!” con una campagna promozionale multicanale, come mai prima d’ora i professionisti dell’insegnamento degli sport di montagna avevano messo in campo, e capace di coinvolgere tutti i media: stampa, radio, tv e social network, la Scuola Italiana.

Dall’attività sportivo-turistica invernale deriva un indotto che vale circa 12 miliardi di euro e garantisce lavoro a 120.000 addetti tra impiantisti, ristoratori, albergatori e tutto il resto di un comparto economico vitale in molte aree montane. E una volta di più, è indispensabile ribadire che il lavoro di base, effettuato dai maestri con i più piccoli, rappresenta il primo approccio allo sport di montagna, che spesso si trasforma in una passione, che cresce con il passare degli anni, fino a diventare un lavoro: sia per i maestri che operano nelle Scuole, come per i maestri allenatori di vario livello, fino ad arrivare agli atleti e ai campioni più blasonati. C.L.













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