il caso

Gli animalisti: “Trasferire gli orsi in un luogo sicuro”. Rifugi disponibili in Germania, Giordania e Romania

Le associazioni in prima linea: “Sosterremo le spese”


di Jacopo Valenti


TRENTO. Sono due i rifugi che hanno dato disponibilità ad accogliere l'orsa Jj4, responsabile dell'uccisione di Andrea Papi e ora rinchiusa nel Centro faunistico del Casteller a Trento. Su di lei, come su Mj5, pendono ordinanze di abbattimento della Provincia autonoma di Trento. I rifugi disponibili sono in Germania e Giordania, come annunciato dalla Lav. Strutture ritenute valide non solo per Gaia (come gli animalisti hanno ribattezzato Jj4), ma per entrambi gli orsi considerati "problematici". Lav ha annunciato anche che una terza struttura in Romania ha dato la propria disponibilità ad accogliere i plantigradi.

Intanto dopo la decisione odierna del Tar di Trento che ha sospeso le ordinanze di abbattimento dopo gli ennesimi ricorsi delle associazioni, gli animalisti si dicono pronti a sostenere le eventuali spese di trasferimento dei plantigradi. Il Tribunale, infatti, dice che - eventualmente - dovranno essere individuate "le risorse necessarie per il trasferimento, non potendo i relativi oneri gravare sulla Provincia di Trento".

Intanto gli attivisti di Leal dicono di aver verificato che "la Fondazione Edmund Mach, della quale la Provincia di Trento è committente, non è accreditata presso Accredia come prevede la legge nazionale ed internazionale. Non avendo quindi la certificazione per la profilazione genetica forense, la qualità e l'esito delle analisi non possono far stato". "Accogliamo con soddisfazione la decisione del Tar di Trento di sospendere provvisoriamente il provvedimento di abbattimento nei confronti dell'orsa Jj4", aggiungono Enpa, Leidaa e Oipa, che hanno presentato congiuntamente ricorso contro i decreti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.

"Il provvedimento di abbattimento e quindi l'uccisione dell'orsa Jj4 non ha alcun fondamento, dal momento che esistono valide alternative", affermano le tre associazioni. "Noi abbiamo elaborato delle proposte, che svilupperemo ulteriormente nelle prossime settimane, proprio per dimostrare che non c'è alcuna necessità di abbattere Jj4. L'orsa potrà andare a vivere in un posto molto lontano dal Casteller e soprattutto molto diverso. Ci sono dei precedenti molto incoraggianti dove gli animali sono stati trasferiti e stanno bene e vivono in situazioni compatibili con le loro esigenze etologiche".

L'Associazione italiana difesa animali ed ambiente, invece, nei prossimi giorni presenterà una richiesta di una visita di veterinari indipendenti per "verificare lo stato di salute degli orsi presenti al Casteller richiesta che sarà motivata ed inviata alle autorità competenti già nella giornata di lunedi".













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