Un progetto per portare il metano in Val Rendena 

Pinzolo: incontro di amministratori di valle e l’assessore Gilmozzi sulla proposta di “Metan Alpi”, una delle 9 società italiane autorizzate a realizzare gasdotti


di Walter Facchinelli


PINZOLO. Il progetto di un gasdotto per la metanizzazione della Val Rendena da parte della “Metan Alpi” di Torino, rappresentata dal titolare, l’ingegner Andrea Chiaves, è stato al centro di un incontro tra sindaci e amministratori di valle, con Mauro Gilmozzi assessore provinciale, Mario Tonina consigliere provinciale, Valter Paoli amministratore Tregas e Gianfranco Pederzolli presidente Bim del Sarca. Il Gruppo “Metan Alpi” distribuisce e vende gas metano e gestisce impianti di teleriscaldamento in Val di Susa, è una delle nove società italiane autorizzate a realizzare “feeder” per il trasporto del gas metano: in questo caso sarebbe lungo 30 chilometri L’incontro, organizzato dal sindaco Michele Cereghini di Pinzolo, si è incentrato su tre progetti; la realizzazione di un gasdotto di trasporto del gas naturale a Tione fino a Madonna di Campiglio che copre le esigenze della Rendena dei prossimi trent’anni; la realizzazione di due impianti di teleriscaldamento e cogenerazione, uno nei Comuni di Pinzolo, Carisolo e Giustino, il secondo a Madonna di Campiglio; la predisposizione degli stacchi del gasdotto per l’alimentazione delle reti di distribuzione del gas naturale dei comuni limitrofi al metanodotto». I presenti hanno definito «ambizioso e importante» il progetto proposto, che porterà il gasdotto da Tione a Madonna di Campiglio, coinvolgendo tutta la Rendena. A Madonna di Campiglio è prevista una portata disponibile per future estensioni. Su questo si è inserito l’ingegner Pederzolli che ha auspicato «la realizzazione dell’anello che unisce le Giudicarie alle Valli di Sole e Non, poiché il metano oggi arriva solo fino a Cles».

Per i Comuni di Pinzolo, Carisolo e Giustino, la “Metan Alpi” ha esposto i vantaggi economici, di sicurezza e comodità del teleriscaldamento «alimentati con pompe di cogenerazione e dotati di pompe di calore, che raggiungono rendimenti stagionali prossimi al 90% con grande risparmio di combustibile». Senza dimenticare i vantaggi ambientali perché «la combustione del metano fa risparmiare combustibili liquidi a parità di energia, con un’emissione inferiore del 76% esente da polveri, e col 25% in meno di anidride carbonica, senza ossidi di carbonio e azoto». «Tutto molto positivo per il territorio - ha affermato Paoli - il Comune di Porte di Rendena che confina con Tione potrebbe essere subito metanizzato. A Tione 2.500 utenti consumano 5 milioni di metri cubi di gas all’anno, risparmiano il 30% a pari volumi di gasolio». «C’è grande condivisione su quanto proposto - afferma Tonina - non è facile trovare una società che presenta un progetto senza chiedere nulla. Una volta realizzato il tubo che trasporta il metano, la sua distribuzione sarà oggetto di asta pubblica della Provincia a fine 2018. La riunione ha creato le premesse per concretizzare la metanizzazione della Rendena e Giudicarie Esteriori, da me chiesta con un ordine del giorno all’assestamento di bilancio».

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