Turinelli: «Via l’abete, per sicurezza» 

Storo, sindaco e capo sezione alpini Giacomolli spiegano il percorso per la costruzione del monumento ai caduti


di Stefano Marini


STORO. L'abete che sorge di fronte alle scuole medie di Storo sarà abbattuto, ma non per far posto al monumento ai caduti voluto dal gruppo alpini del paese bensì per "ragioni di sicurezza pubblica". Questo quanto emerso ieri da un comunicato congiunto firmato dal sindaco di Storo Luca Turinelli e dal capo della sezione alpini Enzo Giacomolli.

Un paio di settimane fa il Trentino aveva dato notizia della realizzazione di un monumento ai caduti di tutte le guerre da realizzarsi al posto di un grande abete che si trova all'incrocio fra via Papaleoni e via Garibaldi, cioè l'arteria viaria centrale del paese di Storo. La notizia aveva subito dato adito ad aspre polemiche sui social media, con alcuni ambientalisti che non avevano preso bene la decisione di tagliare la pianta. Oggi alpini e sindaco affermano che il progetto va avanti e che la conifera avrebbe comunque dovuta essere abbattuta, per cui l'operazione non sarebbe legata alla volontà di sostituirla con un opera commemorativa ma a ragioni di sicurezza. In realtà – stando a quello che afferma il sindaco – pianta e monumento avrebbero potuto coesistere.

«Trattandosi di suolo pubblico l’ufficio tecnico comunale ha dovuto fare le verifiche del caso - afferma Luca Turinelli nel comunicato scritto a due mani con gli alpini - dovendo sorgere vicino ad un abete di altezza rilevante si è ritenuto opportuno chiedere ai custodi forestali un parere circa lo stato di salute dell’albero. Da qui è emersa la necessità di abbattere immediatamente l’albero a tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica. A questo si aggiungono le osservazioni poste dal Servizio Strade della Provincia che ha rilevato come l’albero interferisca con l’illuminazione pubblica, diminuendo la sicurezza dell’incrocio in termini di visibilità. L’abete non verrà abbattuto per far posto al monumento, ma per ragioni di sicurezza pubblica che una pubblica amministrazione non può ignorare. Mi preme inoltre precisare che lo spazio dove sorgerà il monumento verrà abbellito con l’inserimento di nuovi arbusti ed altri elementi verdi».

Il capogruppo degli alpini, Enzo Giacomolli, ribadisce quanto già detto al Trentino riguardo alle circostanze che hanno portato alla richiesta di realizzare il monumento: «Ci siamo confrontati a lungo con l’attuale amministrazione per individuare il sito dove realizzare il monumento - scrive Giacomolli - l’amministrazione preferiva che valorizzassimo quello presente in piazza Europa, mentre la nostra volontà era quella di realizzare qualcosa ex novo, possibilmente vicino ad un edificio scolastico in modo da fungere come monito per le nuove generazioni. È stato così individuato lo spazio che ad inizio agosto il Comune ci ha dato in concessione per realizzare il monumento».













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