Trotter, «riorganizzare per dare efficienza» 

Il nuovo direttore generale del Parco è già al lavoro: «Ripensiamo tutto dopo i tagli della Provincia»


di Elena Baiguera Beltrasmi


STREMBO. Dal 1° dicembre di quest’anno, data di insediamento di Cristiano Trotter alla direzione del Parco Naturale Adamello Brenta, ad oggi non è certo un tempo utile per fare valutazioni sul tipo di realtà e soprattutto sul “clima” che il neo direttore ha trovato all’interno dell’ente. Un ambito istituzionale che in questi ultimi mesi ha affrontato non poche difficoltà: un direttore assunto e che dopo un paio di mesi se ne è andato sbattendo la porta, un ex direttore che ha intentato una causa di lavoro, alcune interrogazioni di un consigliere provinciale in merito a incarichi e consulenze e dulcis in fundo una indagine della Corte dei Conti. Insomma una vita del Parco per così dire travagliata, che ora con l’arrivo del nuovo direttore generale e di un nuovo responsabile amministrativo, la dottoressa Sabrina Tamiozzo, dovrebbe trovare un po’ di pace. E dunque nonostante la nomina di Cristiano Trotter sia molto fresca abbiamo voluto sentire dalla viva voce del neo direttore se tutto questo bailame, ha influito, a suo avviso, sulla vita dell’ente e in qual misura.

«In realtà ho trovato un’atmosfera positiva, molta voglia di fare, sia a livello tecnico che istituzionale, molte professionalità di spessore, le quali mi hanno dimostrato con il lavoro svolto, che una cosa sono i programmi, le azioni e la progettualità all’interno dell’ente ed una cosa sono le polemiche sui giornali».

Lei comunque era al corrente quando ha partecipato alla selezione che si trattava di un momento non facile per Pnab.

«Per me si trattava di una progressione di carriera, al Parco di Paneveggio ero direttore amministrativo, mentre in questo caso il ruolo è di direttore generale. Comunque io credo che, oltre alle polemiche giornalistiche, per Pnab sia stato difficile affrontare questo momento anche a causa della mancanza di una figura di riferimento come un direttore generale. Mancava una guida, un indirizzo, un ruolo di responsabilità, un confronto ed è diventato tutto più complicato».

Da dove comincerà ad affrontare questo nuovo corso?

«Il 28 dicembre ci sarà la presentazione dei nuovi incarichi al Comitato di Gestione, fino ad ora io ho conosciuto la giunta e il personale degli uffici, ci siamo dedicati alla chiusura dell’esercizio in corso, lanciando uno sguardo in prospettiva ad una riorganizzazione degli uffici, con un efficientamento della struttura. Non perché ora non lo sia, ma perché con i tagli alle risorse provinciali di questi ultimi anni tutto va ripensato, magari facendo meno cose ma facendole meglio. Il famoso meglio con meno di cui tanto si parla in Provincia».

A proposito di razionalizzazioni le case del Parco realizzate in tempi di vacche grasse hanno costi di gestione non banali. Quale sarà la soluzione?

«Occorre una valutazione approfondita su costi e raggiungimento degli obbiettivi e poi si imposterà la linea operativa».

E chi meglio di una persona come Trotter con 27 anni di amministrazione di un Parco alle spalle ed un titolo di studio giuridico potrà affrontare questo tema? Probabilmente la giunta lo ha scelto proprio per questo, perché le parole d’ordine per il fatidico “di più con meno” rimangono: razionalizzare, efficientare, riorganizzare.













Scuola & Ricerca

In primo piano