l’incidente

Tione, coppia di turisti con cani al seguito aggredita da due cani amstaff

L’aggressione è avvenuta vicino al campo Sesena. La coppia, nella quale una donna ha riportato ferite alle braccia per 10 giorni di prognosi, ha dichiarato di aver sporto denuncia



TIONE. Due amstaff sono stati lasciati liberi e hanno aggredito una coppia di turisti che passeggiavano a Tione, vicino al campo da calcio Sesena, con i loro due cani. Una donna, di nome Michela, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per le ferite alle braccia, mentre il suo cagnolino Vincent è stato suturato in più punti da un veterinario di Pinzolo.

Marco e l'altro cane, invece, sono rimasti incolumi. “I due cani si sono lanciati a tutta velocità per aggredire i nostri che erano al guinzaglio – riferiscono i due turisti – Si tratta di due meticci, uno somiglia a un piccolo pastore tedesco e pesa 23 chili, l'altro è simile a un lagotto e si aggira sui 15. Abbiamo preso in braccio i cani per proteggerli, non sapendo cos'altro fare. Sappiamo bene che è sbagliato prenderli in braccio ma, in quel momento, era l'unico modo per salvarli in quanto non avrebbero avuto alcuna possibilità di difendersi”.

I due cani aggressori hanno prima tentato di raggiungere il cane che Marco teneva in braccio e poi, nel tentativo di aggredire Vincent, hanno buttato a terra Michela che per difenderlo ha subito l'attacco alle braccia. Marco ha quindi lasciato andare il secondo cane, che si è dato alla fuga, e si è dato da fare per staccare i due aggressori dal lagotto. Intanto sono sopraggiunte le due proprietarie e l'impegno congiunto ha consentito di staccare gli animali.

"Le due donne – prosegue la coppia – non ci hanno detto nulla, né una scusa né ci hanno lasciato un contatto: noi avevamo fretta di andare al pronto soccorso ma abbiamo avvisato che avremmo comunque fatto denuncia, cosa avvenuta oggi alla caserma dei carabinieri di Tione", dice la coppia.

Per Michela la prognosi è di dieci giorni: un braccio è completamente immobilizzato e l'altro è stato medicato. Per il lagotto le ferite peggiori sono alla zampa posteriore sinistra. "Non vogliamo che si parli di "cani killer": vogliamo che siano i proprietari, le persone, a capire che i cani, specie quelli di certe razze, vanno gestiti con competenza e non con improvvisazione o leggerezza. Se poi le due proprietarie si faranno vive, sarà un gesto che apprezzeremo molto", commentano i due turisti.













Scuola & Ricerca

In primo piano