Storo, la biblioteca è aperta ma gli accessi sono crollati 

Il caso. Dopo i grandi numeri in crescita del 2019 (più 11,2% degli iscritti e più 8,2% dei prestiti) alla riapertura al pubblico con le restrizioni Covid non è stato registrato il ritorno alla normalità


Stefano Marini


Storo. Un 2019 da incorniciare e un 2020 pieno di incognite. Questa l’estrema e brutale sintesi della situazione dell’attività della biblioteca “Nino Scaglia” di Storo per l’ultimo anno e mezzo, esposta fin nei minimi particolari dalla bibliotecaria Chiara Ioppi.

Partiamo dai numeri. Nel 2019 la biblioteca di Storo ha potuto contare su 1.333 iscritti, in aumento dell’11,2% sul 2018 quando gli iscritti erano 1.199. Nello scorso anno sono stati realizzati 14.147 prestiti, facendo segnare +8,2% rispetto ai 13.075 prestiti del 2018. Di questi la maggior parte sono di libri per ragazzi (7.337). Il libro più prestato del 2019 è stato “Ossi di dinosauro” di Anna Lavatelli, mentre fra i titoli per gli adulti maggiormente richiesti c’è stato “Fiori senza destino” dell’autrice storese Francesca Maccani. Molto utilizzato anche il prestito interbibliotecario. Nel 2019 Storo ha chiesto in prestito 1.639 libri da altre biblioteche. Sono invece stati 655 i libri o i dvd inviati dal Comune settaurense verso altre località della provincia di Trento. Se il 2019 è stato segnato da numeri in grande crescita il 2020 ha invece fatto segnare il passo a causa della pandemia. La biblioteca di Storo ha chiuso al pubblico il 9 marzo proseguendo con attività di ufficio e inventario. Nel contempo si è però evidenziata una crescita dell’attività social con la pagina Facebook della biblioteca che ha raddoppiato i follower, saliti a 531. Nel periodo della quarantena si è dato spazio alle storie dei bambini delle scuole elementari sul virus (#fattiavantibruttomostro), ai disegni degli arcobaleni (#andràtuttobene), alle letture da lontano a cura della bibliotecaria e ai consigli di lettura digitali.

«L’attività di prestito è ripresa dal 19 maggio in modalità “take away” – spiega la bibliotecaria Chiara Ioppi – i libri venivano forniti su prenotazione e messi 10 giorni in quarantena all’atto della restituzione. Il 18 giugno invece siamo tornati ad aprire le nostre porte, naturalmente nel rispetto delle regole anti covid. Purtroppo l’accesso è molto calato. C’è forse timore per la pandemia ma è vero che i mesi di luglio e agosto sono di solito quelli col minore afflusso di utenti. Facendo gli scongiuri contro una ripresa del virus, per il prosieguo del 2020 siamo ottimisti. In programma abbiamo l’attività con le scuole e il recupero di tutte le iniziative con gli adulti saltate a causa della pandemia».













Scuola & Ricerca

In primo piano