Storo, il destino del cedro passa da un “referendum” 

La pianta secolare, davanti al municipio, ha subito gravi danni nell’ultimo inverno Così la consigliera Gelmini ha scelto di chiedere ai cittadini se mantenerlo o meno


di Stefano Marini


STORO. Saranno i cittadini con il loro voto espresso in una consultazione informale a decidere il destino del cedro monumentale che da quasi un secolo fa da sentinella al municipio di Storo.

Nel dicembre scorso la pianta venne danneggiata da pesanti nevicate seguite dalla pioggia che causarono la rottura di alcuni suoi rami. Si intervenne potando d'urgenza, creando però diversi "monconi". Un'operazione estesa a tal punto che ora una perizia della Fondazione Mach di San Michele all’Adige mette in dubbio il cedro possa tornare all'antico fulgore. L'albero potrebbe essere preservato tramite l'utilizzo di cavi speciali ma in campo c'è anche l'ipotesi dell'abbattimento.

Molti storesi provano un forte attaccamento per il vecchio cedro. Da cui la decisione della maggioranza comunale di indire una consultazione informale tramite cui richiedere il parere dei cittadini sul da farsi. Salvare l'antica e maestosa pianta, mettendola in sicurezza? Oppure abbatterla e sostituirla con un nuovo arbusto, magari meno soggetto alla rottura delle appendici? Come spiega Lara Gelmini, consigliera comunale storese con delega a comunicazione e partecipazione, tutte le ipotesi sono in campo.

«La consultazione informale che ci apprestiamo a indire riguarderà il mantenimento, l'abbattimento e/o la sostituzione del cedro presente nella piazza del Comune - afferma Gelmini - visto il valore storico e affettivo che molti provano per quest'albero, riteniamo giusto e opportuno coinvolgere la cittadinanza nella scelta. L'esito del voto ci dirà come muoverci».

Le motivazioni che impongono la decisione sono principalmente di natura estetica: «Dopo il cedimento dell'inverno scorso - prosegue Gelmini - si sono rese necessarie operazioni di potatura che rendono il cedro meno gradevole alla vista di quanto fosse in precedenza e da una perizia della Fondazione Mach risulta che sarà difficile l'albero riprenda appieno il suo splendore. Ci siamo quindi interrogati su quale fosse la decisione più opportuna da prendere. Siamo giunti alla conclusione che la soluzione migliore sia far scegliere ai cittadini se tenere in vita quello che è comunque un simbolo per il paese di Storo o se percorrere altre strade. In questo momento ci stiamo confrontando sull'elaborazione del quesito, che dovrà essere il più oggettivo e trasparente possibile, e che determinerà la scelta fra le opzioni su cui esprimersi. Le ipotesi in campo sono, o il mantenimento della pianta attraverso l'applicazione di alcuni tiranti che possano mettere in sicurezza i rami più deboli e quindi potenzialmente pericolosi, oppure la sostituzione del cedro con un altro albero di grandi dimensioni, da capire se della stessa specie o di altre che richiedano meno cautele in caso di abbondanti nevicate, oppure ancora la semplice dismissione della pianta con un simbolo che ne richiami la presenza - conclude la consigliera delegata Lara Gelmini - Sottolineo come la maggioranza sia neutrale rispetto a questa scelta, anche se è ovvio come ciascun consigliere abbia una sua personale sensibilità sull'argomento».

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