«Storo deve essere contro fascismo e xenofobia»

Storo. Ieri mattina nella sede del municipio di Storo i consiglieri dei gruppi di opposizione “Fare”, “Crescere Insieme” e “Patto Democratico” hanno protocollato una proposta di mozione che se...



Storo. Ieri mattina nella sede del municipio di Storo i consiglieri dei gruppi di opposizione “Fare”, “Crescere Insieme” e “Patto Democratico” hanno protocollato una proposta di mozione che se approvata impegnerà il Consiglio comunale a schierarsi contro al fascismo, al razzismo, alla xenofobia e al sessismo, oltre a imporre al presidente del Consiglio comunale storese di adoperarsi per organizzare una seduta del Consiglio a tema antifascismo.

L’azione delle opposizioni prende le mosse dalle recenti polemiche divampate a Storo e dintorni per un “like” messo su Facebook dal presidente del Consiglio comunale Angelo Rasi ad un immagine di alcuni militanti di ultradestra che esponevano uno striscione inneggiante al duce. Rasi si era giustificato spiegando di non aver postato lui l’immagine incriminata ma che lo aveva fatto un amico in occasione del compleanno di Rasi e che il suo “like” non voleva certo significare apprezzamento per l’immagine in sé quanto valere come ringraziamento per gli auguri ricevuti. Il presidente del Consiglio comunale aveva anche specificato di dissociarsi convintamente dalla manifestazione neofascista rappresentata nella fotografia mentre il resto della maggioranza aveva a sua volta dichiarato con forza la propria contrarietà al fascismo. In ogni caso l’episodio aveva finito col fare rumore, suscitando anche la dura condanna della sezione locale dell’Anpi.

Una sequenza di eventi che ha indotto le opposizioni storesi a procedere con la mozione sulla base della convinzione che gli ideali dell’antifascismo debbano essere trasversali a tutte le forze politiche presenti nel Consiglio comunale, e che come detto, se approvata, si concretizzerà nella presa di posizione da parte del massimo organo di rappresentanza politica municipale nel dire “No al fascismo, al razzismo, alla xenofobia, al sessismo e a qualsiasi altra forma che possa violare la nostra Costituzione”. In secondo luogo, come atto concreto, il Consiglio comunale impegnerà proprio il presidente Rasi ad organizzare entro 3 mesi una seduta con un unico punto all’ordine del giorno il tema dell’antifascismo, invitando alla discussione anche i vertici giudicariesi e provinciali dell’Anpi. S.M.















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