STORIA E TRADIZIONI

Spiazzo in festa per le campane 

Domenica nella chiesa arcipretale il solenne rito officiato dal cardinale Kasper del Pontificio Consiglio e da don Andreolli Un rituale vecchio di secoli dopo l’intervento di restauro effettuato dalla Fonderia Grassmayr di Innsbruck e dalla Elettrocampane Giacometti (fotografie di Giulio Lorenzi)


Walter Facchinelli


Spiazzo. Domenica 12, alle 10.30, nella chiesa arcipretale di Spiazzo si tiene il solenne rito di benedizione delle campane della Pieve officiato dal cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e dal parroco don Federico Andreolli. La cerimonia di domenica prossima riecheggia quella del 1951 quando il celebrante, secondo un rituale vecchio di secoli, aveva toccato con mano ogni campana e dato a ciascuna il nome di un santo.

Il dolce ritorno

Le campane tornano nella Pieve di Spiazzo dopo essere state asportate dal campanile il 27 settembre 2018 e nella giornata di domenica saranno esposte nel sagrato della chiesa e visibili alla popolazione, che ne potrà ammirare i ricchi fregi e le decorazioni. A partire da lunedì 13 maggio inizieranno i lavori di montaggio del nuovo telaio nella cella campanaria e le campane verranno ricollocate al loro posto, per far di nuovo sentire i loro rintocchi a partire dalla solennità di San Vigilio che a Spiazzo si celebra la prima domenica di luglio alla presenza dell’Arcivescovo di Trento.

Lavoro meticoloso

Negli scorsi mesi le cinque campane sono state oggetto di un meticoloso intervento di restauro, sia da un punto di vista artistico che musicale, ispirato a precisi criteri campanologici. I lavori sono stati realizzati dalla Fonderia Grassmayr di Innsbruck e dalla Elettrocampane Giacometti di Legnaro, che prima si sono occupate della accordatura e intonazione delle campane e poi della progettazione, realizzazione e montaggio nel nuovo imponente telaio in larice e della preparazione della parte meccanica per la loro installazione.

 

Coro in Re bemolle

Il coro campanario della Pieve è composto da cinque bronzi in Re bemolle, fusi e consacrati nel 1951, è presieduto dal campanone dedicato a San Vigilio, patrono di Spiazzo e dell'Arcidiocesi di Trento.

La sistemazione del concerto campanario si colloca nel più ampio intervento di restauro e di recupero strutturale della torre camparia, che nelle forme attuali risale al 1621, edificata su una preesistente base medievale. Lavori resi necessari dalle condizioni precarie delle murature, con un lungo iter iniziato cinque anni fa, il 28 agosto 2014, e non esente da difficoltà di vario genere. Il lavoro di consolidamento della torre campanaria è stato finanziato dalla Provincia, dalla Conferenza Episcopale Italiana, dal Comune di Spiazzo, dall’Asuc di Fisto, dalla Cassa Rurale “Val Rendena” e da offerte di molti benefattori anche forestieri. A breve si concluderanno anche i lavori di consolidamento statico della torre con l’installazione di tiranti e il tamponamento delle pareti interne. I lavori eseguiti finora hanno interessato il risanamento del cipollone rimesso a nuovo, la pulizia dei graniti, la sistemazione degli intonaci esterni, la cucitura delle crepe presenti nel fusto e le iniezioni di consolidamento.













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