Rogo alla troticoltura, 70 mila euro di danni 

Il grazie dei titolari al comandante dei pompieri intervenuto lasciando il capezzale della mamma


di Aldo Pasquazzo


PREORE. «Non mi aspettavo tanta vicinanza e solidarietà da parte di colleghi, ma non solo. Sentire la vicinanza della gente aiuta molto in questo particolare momento. Ho ricevuto davvero una infinità di messaggi e chiamate di sostegno per quanto accaduto alla nostra struttura ittica», sottolinea al Trentino Marco Leonardi all’indomani dell’incendio che alla troticoltura di sua proprietà. Sulle cause del rogo però è piuttosto cauto anche se fa intendere che, dopo sopralluoghi e ripetute verifiche da parte sia dei vigili del fuoco volontari che dei colleghi del corpo permanente di Trento, sembra che tutto sia accidentalmente partito dal barattolame di disinfettanti usati per ripulire le vasche depositati all'estremità del fabbricato. Circa i danni stando alle prime stime di parla di 60 - 70 mila euro.

«Ad andare distrutta è stata l'intera parte elettrica e fotovoltaica – spiega Leonardi -. Lesionate le pareti e i soffitti a causa il calore. Muri anneriti che saranno ripuliti e rimessi a nuovo, mentre la parte portante ha sopportato abbastanza bene le vampate di fuoco e fumo».

A distanza di 24 ore dal rogo la famiglia Leonardi è particolarmente vicina a Massimo Ballardini comandante dei pompieri di Preore. «Quella mattina - spiega Leonardi - Massimo era appena tornato dall'ospedale dove aveva assistito l'anziana mamma che poi ieri è purtroppo deceduta. Appena ricevuta la selettiva il comandante, pur in una grave situazione personale non ha esitato a precipitarsi sul posto a dirigere di persona le operazioni di spegnimento dei pompieri di Ragoli e Tione che hanno creato un'unica squadra di quaranta uomini che hanno affrontato e domato l'incendio».

In occasioni come queste traspare non solo professionalità ma attaccamento all'istituzione e ai suoi valori. Ad avvertirlo è il vice presidente della Provincia Mario Tonina che ieri sera parlava anche a nome di tutto l'esecutivo. «In Trentino il volontariato c'è ma quello di pompieri, ambulanzieri e altri mezzi di soccorso è non solo unico ma ci viene riconosciuto e invidiato a più livelli».

Ancora Leonardi: «Anche altri rappresentanti istituzionali hanno fatto giungere la loro vicinanza e disponibilità. E non è poco. Poi gente comune, paesani e convalligiani tutti disponibili a dare una mano».













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