Al Comprensivo delle Giudicarie Estreriori 

Renato Paoli, nuovo dirigente scolastico

Comano terme. Tra le novità che caratterizzano l’inizio dell’anno scolastico rientra sicuramente per le Giudicarie Esteriori il cambio del dirigente scolastico all’Istituto comprensivo delle...



Comano terme. Tra le novità che caratterizzano l’inizio dell’anno scolastico rientra sicuramente per le Giudicarie Esteriori il cambio del dirigente scolastico all’Istituto comprensivo delle Giudicarie Esteriori. È il professor Renato Paoli, residente da molti anni nella frazione di Poia (Comano Terme). Nato nel 1964, Renato Paoli si è laureato in Filosofia all’Università di Padova e ha insegnato prima nella scuola media, italiano, storia, geografia ed educazione civica, poi è passato alle superiori, sulla cattedra di filosofia, psicologia e pedagogia presso l’Istituto magistrale “Degasperi” di Cles. Dal 1995 deteneva la cattedra di filosofia e storia al liceo scientifico “Lorenzo Guetti” di Tione.

Incontriamo il nuovo dirigente nei primi giorni dell’incarico. Le prime impressioni del dirigente sono positive. «Sulla media di Ponte Arche posso dire di conoscerla abbastanza come genitore. E’ vero che in questi ultimi anni la scuola ha sofferto per la discontinuità della dirigenza, tuttavia il corpo docente è abbastanza stabilizzato ed esprime ottime professionalità. Inoltre ritrovo una ricca attività quanto a progetti; il che fa ben sperare per l’anno scolastico che sta per iniziare e anche per i prossimi...»

Per la programmazione scolastica futura? «Si tratta di proseguire il lavoro già impostato egregiamente». E per la ventilata nuova scuola media a Campo Lomaso? «Si tratterà di vedere la programmazione degli interventi, sempre in accordo con gli enti locali che sono titolari della scuola. Certo che lo spostamento implica un ragionamento a lungo termine per gli anni futuri e un indubbio salto di qualità». G.RI.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: un fremito dal Trentino irredento

La guerra infuria in Europa, gli uomini tra i 16 e i 50 anni sono al fronte, mentre l’Italia fa i conti con una disoccupazione crescente. In Trentino, come altrove, si dibatte sulla neutralità italiana, criticata dagli “energumeni della parola”. Tra le voci più sonore, quella della fazione che si batte per la “redenzione”, la liberazione dal giogo austriaco.