Referendum per i profughi, il consiglio dà il via libera 

San Lorenzo Dorsino, la richiesta di petizione popolare era stata proposta dalla Lega e firmata da quasi 200 cittadini. Prossimo step al Comitato dei Garanti


di Graziano Riccadonna


SAN LORENZO DORSINO. Semaforo verde per il referendum sulla presenza dei profughi chiesto da quasi 200 cittadini nel Banale. Il “via” libera è venuto dal consiglio comunale di San Lorenzo Dorsino convocato appositamente dal sindaco Albino Dellaidotti per esaminare la richiesta della petizione popolare proposta dalla Lega. L’apposito Comitato dei Garanti dovrà però decidere sull’ammissibilità del referendum chiesto dai cittadini di San Lorenzo Dorsino. In particolare se le 196 firme sono valide e se il quesito proposto, “No all’arrivo e alla presenza di profughi sul territorio di San Lorenzo Dorsino”, è ammissibile o meno.

Alla seduta consiliare, presenti 11 consiglieri, assisteva un buon gruppo di abitanti, a rimarcare l’interesse per l’opinione pubblica rispetto alla questione-migranti, insieme ai rappresentanti della Lega Nord patrocinatori della petizione sui profughi.

Relazione centrale quella di Valter Berghi, capogruppo di minoranza (ma in questo caso, fuori dagli schieramenti) che ha riferito del lavoro svolto dal comitato di accoglienza comunale, che si è costituito in modo paritetico maggioranza-minoranza, composto da volontari che si sono già attivati nel Ccomune con alcune iniziative di accoglienza e incontro con i sette richiedenti asilo, quattro ragazzi provenienti dal Ghana e gli altri tre dal Sudan, paesi subsahariani travagliati da lotte senza quartiere di carattere tribale, pertanto tanto più micidiali quanto a vittime e odio razziale.

«Sono seguiti quotidianamente da Cinformi, il loro primo impatto col paese è stato positivo. Per questo bisogna incentivare le occasioni di incontro e di reciproca conoscenza dei nuovi arrivati, che sono molto interessati a intessere rapporti positivi, di buon vicinato».

Per la maggioranza l’assessore Davide Orlandi ha rilevato la necessità di dare ai migranti la possibilità di un’accoglienza, nel rispetto delle regole. Naturalmente il tasto dolente è la ricerca di occasioni lavorative per inserire i 7 giovani nel tessuto della comunità. Ora si tratta di superare la divisione. Aldilà del primo impatto quello che si è constatato è che a San Lorenzo non manca la voglia di ospitare, ci sono le premesse per l’accoglienza, bisogna però creare le condizioni. In sostanza il consiglio comunale ha dato il via libera al referendum proposto dalle firme raccolte dalla Lega Nord, condizionandolo al parere del Comitato dei Garanti.

Il civico consesso per questo ha provveduto alla nomina del Comitato, composto da tecnici del ramo giuridico: Giorgio Merli, segretario a Fiavé e Bleggio Superiore oltre che alle Terme di Comano (presidente), Elsa Masé, segretaria comunale di Porte di Rendena, e Barbara Barbiero, dell’ufficio legale del comune di Arco.

L’elezione dei Garanti del Referendum comunale è previsto ai sensi dell’art. 9, comma 1 dello statuto comunale, e risulta strumento dirimente in questo caso, davanti alla richiesta di referendum consultivo da parte degli abitanti.













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