Oggi messa a Vigo per ricordare don Luigi Dalbon

VIGO RENDENA-DARÈ. La Val Rendena e le Antille piangono la scomparsa di don Luigi Dalbon originario di Darè, missionario salesiano dal 1947. Oggi alle 20 nella parrocchiale di san Lorenzo a Vigo...


Walter Facchinelli


VIGO RENDENA-DARÈ. La Val Rendena e le Antille piangono la scomparsa di don Luigi Dalbon originario di Darè, missionario salesiano dal 1947. Oggi alle 20 nella parrocchiale di san Lorenzo a Vigo Rendena, don Marcello Mengarda celebra la messa in suffragio di don Luigi, morto alla vigilia dei 100 anni (22 dicembre), mentre i funerali sono celebrati a Jarabacoa, Repubblica Dominicana. La vita sacerdotale di don Luigi Dalbon, classe 1919, è iniziata il 6 luglio 1947 quando fu ordinato sacerdote salesiano nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino e il 13 luglio 1947 data della sua prima messa a Vigo-Darè.

Don Luigi iniziò sua vita sacerdotale chiedendo espressamente «di esser inviato dove c'era più bisogno di missionari» e così fu destinato alle Antille. La sua grande avventura missionaria è iniziata ben 72 anni fa il 20 settembre 1947, quando quel giovane “montanaro” s’imbarcò sulla nave “Saturnia” per la Repubblica Dominicana passando da New York, Miami e l’Avana.

Nelle Antille questo evangelizzatore salesiano, con una grandissima carica d’ottimismo ha trascorso 72 anni tra Cuba, Haiti, Repubblica Dominicana, Santo Domingo, Aibonito e Orocovis (Porto Rico) e Jarabacoa, dove è morto il 27 ottobre 2019. La sua vita apostolica è costellata di racconti, ricordi e aneddoti, che testimoniano un’attività pastorale intensa a tratti avventurosa. Dall’impegno nel realizzare una nuova scuola agricola a quello organizzare una banda musicale, dall’insegnare l'inglese senza conoscerlo perfettamente alla paura di essere fucilato dagli squadristi castristi a Cuba, ai tre infarti che lo colpirono in meno di un’ora intento a salvare carte e registri della parrocchia nel ciclone che a settembre 1996 investì Porto Rico.

Storie che ci aiutano a conoscere il don Luigi ottimista, che non si è mai piegato davanti a nessuna difficoltà e col sorriso sulle labbra ha sempre reagito minimizzando. Scritti e testimonianze provenienti dalle Antille, raccontano di una persona «ottimista e fiduciosa di Dio, preziosa e laboriosa, che senza risparmiarsi ha educato i giovani, ispirato vocazioni e dato fiducia e speranza ai poveri».

Il suo motto fu «con Dio tutto, senza Dio niente». La sua figura è sinonimo di «entusiasmo, gioia e ottimismo». Il Circolo culturale “il Faggio Val Rendena” per i 50 anni di missione editò il volumetto “Don Luigi – Padre Luis”, con molti aneddoti, fotografie e testimonianze del suo impegno di missionario salesiano nelle Antille. In quella terra di missione don Luigi è ricordato per le molte vocazioni che ispirò e tra i suoi ex-allievi ci sono i vescovi salesiani monsignor Fabio Rivas, Louis Rosario (Repubblica Dominicana) e Louis Kebrau (Haiti). Don Luigi ha mantenuto la sua promessa «la mia presenza nelle Antille è senza ritorno», ma rimarrà per sempre nel ricordo di quanti l’hanno conosciuto e apprezzato, in Val Rendena e tra le popolazioni caraibiche.













Scuola & Ricerca

In primo piano