Il valore dell’autonomia nel pensiero di don Guetti

Santa croce di bleggio. Riandare alla tematica autonomistica in periodi di febbrile attività politica come la presente fa bene. Fa bene all’autonomia e fa bene alla cittadinanza, che si è espressa...



Santa croce di bleggio. Riandare alla tematica autonomistica in periodi di febbrile attività politica come la presente fa bene. Fa bene all’autonomia e fa bene alla cittadinanza, che si è espressa sul tema europeistico. Per questo ha colto nel segno l’iniziativa della Fondazione Don Lorenzo Guetti, che recentemente ha organizzato a Santa Croce di Bleggio la quarta edizione della “Giornata Don Guetti”.

Al Centro pastorale della parrocchia di Santa Croce di Bleggio la Fondazione ha dato il via a un incontro teorico importante, il dibattito sulle ragioni dell’autonomia sostenuto dal fondatore della cooperazione trentina, grazie agli interventi di don Marcello Farina, membro del Comitato scientifico della Fondazione e autore del profilo biografico “E per un uomo la terra”, e Paolo Pombeni, professore emerito dell’Università di Bologna, docente di storia contemporanea e a lungo direttore dell’Istituto storico italo-germanico alla Fondazione Kessler.

Introduceva l’incontro il presidente Fabio Berasi, per il quale la Fondazione ha inteso offrire un contributo di natura squisitamente politica a due settimane dall’appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo. Coordinava i lavori il direttore della Fondazione Don Guetti, Michele Dorigatti. Ospite d’eccezione alla serata Marina Mattarei, presidente della Federazione Trentina della cooperazione.

Leitmotiv dell’incontro, un pensiero dello stesso don Guetti: “Due chiacchere dopo le elezioni. Quando si tratta di istruire il popolo sia pure anche in affari elettorali, non è mai tempo perso, ed io faccio sempre volentieri sapendo di fare uno de’ miei doveri...”, dice il curato di campagna nel dialogo tra lo stesso curato e il suo compare Antonio.

Don Marcello Farina ha ricordato come l’azione guettiana sia fortemente impregnata di pedagogia, voler educare la propria gente all’esercizio democratico in vista dell’agognato rinascimento trentino, ma più in generale l’emancipazione economica della popolazione contadina, asservita da secoli ai voleri dell’autoritarismo.

A sua volta Paolo Pombeni ha presentato l’importante documento che la Fondazione ha ripubblicato nella collana “Rusticus”, pseudonimo dello stesso don Guetti, a cura di Giorgio Corradi e Michele Dorigatti, le “Due chiacchere dopo le elezioni”. Laddove si dimostra come l’autonomia sia uno dei principali elementi della politica guettiana, alla pari della cooperazione. Dichiara infine don Lorenzo: «Considero l’autonomia del nostro paese come il caposaldo dei suoi interessi e della sua vita politica, come l’unico mezzo efficace per risollevarlo dall’accasciamento in cui giace, per sviluppare le latenti sue risorse, risanare la piaga che minaccia la cancrena ne’ nostri comuni. Conseguentemente io la voglio, come qualunque buon patriotta». G.RI.













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