verso le elezioni provinciali 

Il sindaco di Tione Gottardi: dimissioni anche se non eletto

TIONE. Quando ha reso nota la sua volontà di candidarsi per le elezioni provinciali, il sindaco di Tione Mattia Gottardi sapeva che avrebbe trovato di fronte a sé delle scelte difficili. Su tutte la...


di Stefano Marini


TIONE. Quando ha reso nota la sua volontà di candidarsi per le elezioni provinciali, il sindaco di Tione Mattia Gottardi sapeva che avrebbe trovato di fronte a sé delle scelte difficili. Su tutte la rinuncia al ruolo di primo cittadino del capoluogo giudicariese. Una decisione che Gottardi rivendica come un atto di coerenza nei confronti degli elettori: «Dopo il 21 ottobre in ogni caso io non sarò più sindaco di Tione - scandisce il primo cittadino - i tionesi saranno chiamati a scegliere il mio successore entro il maggio 2019. Vista l’incompatibilità fra le cariche, se sarò eletto si tratterà di un atto dovuto. Ma se non dovessi farcela sarebbe comunque giusto da parte mia trarre le conseguenze del risultato rispettando la volontà popolare».

Dimissioni irrevocabili dunque. Può spiegare meglio il perché di una simile scelta?

«Si tratta di una questione di linearità nei confronti degli elettori. Chiedo fiducia per amministrare il Trentino a un livello superiore, mettendo a frutto la mia esperienza da sindaco. Ritengo sia giusto farlo senza alcun paracadute, del resto non sono mai stato attaccato alle poltrone e non comincerò certo ora».

Lei si candida con la Civica Trentina a sostegno di Fugatti. Perché?

«Penso che la Civica Trentina rappresenti un progetto alternativo ai partiti tradizionali. Un movimento di persone che hanno il cuore la struttura e la testa in Trentino».

Dovesse essere eletto quale sarebbe il suo rapporto con le Valli Giudicarie?

«Le Giudicarie resteranno al primo posto nei miei pensieri e nella mia azione politica. Credo di conoscere bene criticità e priorità del nostro territorio e penso sia arrivato il momento che esso esprima almeno una personalità rappresentativa e capace di alzare un po’ la voce a Trento quando serve. Quanto accaduto negli ultimi 5 anni, con la giunta provinciale che ha favorito altri territori a nostro discapito, non dovrà più ripetersi, a partire dall’ospedale di Tione. È ora di finirla di dire come fanno a Trento che non possiamo pretendere tutti i servizi che hanno loro. Le periferie sono e restano il cuore del Trentino».

Come è stata presa la sua scelta all’interno della maggioranza di Tione?

«La mia candidatura non è il progetto di un singolo, ma quello di un gruppo che ha fatto assieme 8 anni di governo e 5 di opposizione. Mesi fa ho condiviso un ragionamento politico con la mia maggioranza riguardo alla possibilità di candidarmi alle provinciali. Tutti mi hanno espresso il loro supporto incondizionato. Non avessi avuto questo sostegno non avrei mai accettato di candidarmi».













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