Il Covid cancella anche la S. Barbara dei vigili del fuoco

Borgo chiese. Sino agli anni ’60 la ricorrenza di Santa Barbara dei vigili del fuoco di Condino è stata festeggiata nel proprio ambito. Solo successivamente la festa della patrona aveva finito per...



Borgo chiese. Sino agli anni ’60 la ricorrenza di Santa Barbara dei vigili del fuoco di Condino è stata festeggiata nel proprio ambito. Solo successivamente la festa della patrona aveva finito per coinvolgere anche i colleghi di Brione, Cimego e Castello. Quest'anno, a seguito le restrizioni dovute al Coronavirus, anche questa schiera di volontari si è dovuta adattare e pertanto non sono previste manifestazioni e pranzi nel giorno dell'Immacolata.

«La sola cosa che quest'anno si è fatto – aggiungono Roberto Pizzini che dei pompieri di Condino è il comandante e il capo squadra Federico Olivieri (nella foto) – è stata la ricorrenza ai Caduti il cui cerimoniale alla presenza del sindaco Giorgio Butterini e di un numero non superiore a cinque persone, si è tenuta con le dovute precauzioni alle 17 dell’8 novembre al monumento adiacente l'arcipretale di Santa Maria».

Tra gli anni ’40 e ’60, rimanendo alla Santa Barbara, c’erano non solo pranzo e messa solenne ma anche un veglione dove balli e suonate si tenevano all'ex panificio, ultimamente demolito per far posto alla piscina. Quella notte però andava a contrastare la volontà e le disposizioni del prete. In una delle ultime occasioni (a mezzanotte passata) don Modesto Lunelli aveva addirittura fatto suonare le campane a morto. Erano gli anni che la struttura pompieristica di Condino era retta da Mario Garbaini che, una volta raggiunti limiti di età, si era fatto in disparte per far posto al figlio Nello. A.P.













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