Ex convento di Campo Lomaso tante idee per il suo riutilizzo

Campo lomaso. Buona la partecipazione della popolazione ed associazioni al percorso di approfondimento sul destino dell’ ex convento di Campo Lomaso.I numeri parlano chiaro: 22 interviste a...



Campo lomaso. Buona la partecipazione della popolazione ed associazioni al percorso di approfondimento sul destino dell’ ex convento di Campo Lomaso.

I numeri parlano chiaro: 22 interviste a istituzioni, enti di ricerca, associazioni e organizzazioni della valle; un pomeriggio di ascolto realizzato presso il Comune di Comano Terme; un sopralluogo nell'ex convento che ha visto la partecipazione di circa 60 persone; - 14 contributi scritti raccolti attraverso il sito web del progetto www.conventodicampo.it (in cui potrà trovare il calendario di tutti gli incontri previsti); complessivamente circa 170 persone coinvolte finora.

Anche la serata a Santa Croce di Bleggio per l’approfondimento delle sorti del convento ha avuto buon successo, con oltre 50 partecipanti, 6 tavoli di discussione dedicati al confronto tra cittadini; un tavolo dedicato agli amministratori dei 5 comuni coinvolti (Comano Terme, Bleggio Superiore, San Lorenzo Dorsino, Fiavè, Stenico).

La serata è stata molto partecipata, aperta dal sindaco di Comano Terme, Fabio Zambotti, che a nome di tutti i sindaci ha ribadito la finalità e l’importanza del processo partecipativo e dell’intervento di riqualificazione del convento.

Sono poi seguiti gli interventi del Presidente della Fondazione Don Lorenzo Guetti, Fabio Berasi, che nel ribadire l’impegno della fondazione nel progetto di riqualificazione ha ricordato l’esperienza e l’unicità nell’ambito della cooperazione data dal lavoro di Don Guetti che contraddistingue la valle; dei coordinatori Susanna Serafini e Davide Fusari, che hanno illustrato rispettivamente le varie fasi del processo partecipativo e le caratteristiche storiche e architettoniche del complesso.

Quindi il coordinatore metodologico del processo, Alberto Cena, ha presentato i primi temi emersi dall’indagine svolta sul territorio che ha fornito ai cittadini alcune informazioni da cui partire per avviare le discussioni.

Dai tavoli, che hanno discusso per circa un’ora, sono emersi spunti e suggerimenti che hanno riguardato i bisogni della valle, le opportunità connesse all’intervento e proposte riguardanti le future modalità di gestione.

Ma intanto un primo risultato del processo partecipativo è che grazie al contributo dell’Ecomuseo della Judicaria è stata avviata una mappatura degli edifici in disuso presenti nella valle sui quali aprire delle riflessioni su un loro possibile recupero. G.RI.













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