«Consorzio turistico, vedo troppi interessi politici» 

Storo, in vista del rinnovo duro affondo dell’albergatore Ferruccio Luzzani «Giudizio positivo sulla presidenza Valenti. Serve più lustro per il lago d’Idro»


di Stefano Marini


STORO. Con l'assemblea ormai a un passo, il Consorzio Turistico della Valle del Chiese si appresta ad aprire una fase nuova della sua attività. Ferruccio Luzzani, il responsabile degli albergatori di Valle, esprime idee molto decise riguardo al futuro dell'ente, a partire da una dura critica alle ingerenze della politica nella selezione delle cariche.

«Una decina di giorni fa circa - esordisce Luzzani - io e gli altri operatori turistici di valle ci siamo riuniti per fare il punto della situazione riguardo al futuro del Consorzio Turistico. A noi pare che troppo spesso si parli di rinnovo delle cariche o di fusione fra i Consorzi, in particolare pensando a chi farà il Presidente. Ci chiediamo se questi scalatori di potere abbiano pensato che delle persone e delle famiglie hanno investito e vivono le loro giornate di questo fantomatico turismo, o se credano che esso sia un problema di sola pertinenza politica. Per nostro conto notiamo come del turismo, del suo sviluppo e della sua promozione non si senta molto parlare perché interessa solo agli addetti ai lavori».

Gli operatori turistici chiesani sono contenti di come il Consorzio ha operato fin qui: «Il giudizio su quanto fatto dal Consorzio negli ultimi 3 anni è positivo - prosegue Luzzani - risultati il cui merito va attribuito al Presidente uscente Massimo Valenti che ha saputo ben coordinare le iniziative e le manifestazioni organizzate dalle varie Pro Loco di Valle ed è anche riuscito a portare nel Consorzio un professionista delle relazioni turistiche come Diego Decarli, che ha dato una notevole svolta alla promozione, da sempre punto carente dell'ente».

Il futuro però appare incerto: «Resta molto da fare - scandisce Luzzani - ad esempio dare più lustro al Lago d’Idro, punto di riferimento assieme alla Val di Daone ed alle Dolomiti di Brenta del nostro territorio. Serve una persona che faccia da collante fra le varie componenti, che conosca la realtà turistica di Valle e di quel Trentino che con grande lungimiranza Mario Malossini, allora Assessore al turismo della Provincia ha saputo creare con un importante marchio promozionale, fatto di montagna ma anche di laghi. In Valle del Chiese siamo ancora una cenerentola del turismo, ma chi lavora e vive di questo deve crederci e continuare a promuoverlo sia con l’aiuto delle Pro Loco, sia con quello del Consorzio Turistico che deve sviluppare appieno la promozione, pensando meno alle lotte per una poltrona. Se è vero che nella nostra Valle il turismo è ancora alla ricerca di una sua identità, è altrettanto vero che dobbiamo dare il maggior sviluppo possibile alla nicchia che occupiamo. Non è certamente la ricerca ossessiva di una fusione fra Consorzi o il nome di un Presidente che può cambiare il nostro turismo, ma la programmazione e la ricerca di nuovi mercati adatti alla nostra realtà. La promozione fatta fin ora è stata buona e i primi a beneficiarne sono stati gli operatori turistici e commerciali, che dunque sono chiamati a mettersi maggiormente in gioco - conclude Luzzani - Bisogna fare sinergia fra i vari operatori per portare la Valle del Chiese a farsi conoscere meglio e di più in Italia e all’estero, creando più lavoro, ciò che dovrebbe fare il Consorzio Turistico, lasciando fuori dalla porta la politica e gli interessi personali».

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