«Ciao Kevin, eri una persona speciale» 

Bocenago, una folla in lacrime ha voluto dare l’addio a Beltrami, morto per un malore a 26 anni la notte di Pasqua



BOCENAGO. La chiesa di Bocenago ha faticato a contenere tutte le persone che ieri pomeriggio si sono strette attorno alla famiglia di Kevin Beltrami, il ragazzo di Bocenago morto all’improvviso la notte di Pasqua, a soli 26 anni. Amici, tantissimi, con gli occhi rossi e il fazzoletto in mano. C’erano gli amici della Pro Loco, gli amici del sabato sera e quelli di paese. Tutti affranti, increduli di fronte ad una tragedia inspiegabile. C’era anche il sindaco di Bocenago, Walter Ferrazza, che lo ha ricordato come un ragazzo sempre disponibile, pronto a dare una mano e a spendersi per il prossimo. Una partecipazione di massa ai funerali di Kevin Beltrami. Sia dalla sua Bocenago, ma anche dalla Rendena. Perché Kevin sapeva farsi voler bene dalle persone.

Dal giorno della sua scomparsa, come ieri in occasione dei suoi funerali, su Bocenago gravava silenzio, dolore e dolore ancora. Una imponente partecipazione, tantissimi giovani, coetanei con i quali condivideva i suoi momenti felici. Una massa di persone difficile da quantificare. L'agenzia funeraria Agnoli di Tione, che ha curato e gestito le tristi incombenze, aveva traslato la salma nella chiesa già alle 13.30: da quel momento in poi, un fiume di persone si è riversata nella chiesa di Santa Margherita a Bocenago per salutare il giovane e dare conforto a mamma Donatella, papà Virgilio e al fratello Dennis, una famiglia devastata dal dolore per la perdita del proprio caro.

Durante l’omelia, il reverendo parroco, don Federico Andreolli, ha avuto parole delicate per ricordare Kevin. Parole toccanti che hanno commosso i presenti, che hanno centrato la figura del ragazzo scomparso. Il sacerdote, che tra l'altro è pure parroco di Caderzone, Strembo e Pelugo, parla di quella tragedia con il cuore. «Era una persona unica, sensibile e disponibile - ha detto in chiesa -; un ragazzo la cui assenza non passerà inosservata». Dello stesso avviso anche il sindaco Walter Ferrazza, il primo cittadino vicino alle sue giovani generazioni. «Torno a parlare di un ragazzo che sapeva dare alla sua comunità e al prossimo senza chiedere, aveva una disponibilità innata. Come tutta la sua famiglia, persone uniche. Tutti impegnati nel volontariato, nel cuore della propria comunità». Kevin «era lo spirito del suo paese, puro, sincero, umile». Nelle occasioni importanti di Bocenago, Kevin indossava i panni della mascotte “Brio”.

Al termine dell’omelia funebre di don Federico Andreolli, il mesto e ultimo saluto terreno. Oggi, la sua salma sarà trasportata dalle pompe funebri Agnoli di Tione alla cremazione. Quindi le ceneri riposeranno nel cimitero comunale. (a.p.)













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